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E ora si blocca anche lo sblocca-cantieri

Carlo Antini
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Vertice per lo sblocca cantieri, la Lega si sarebbe rifiutata di ritirare l'emendamento che sospende per due anni il codice degli appalti. Si tratta di una proposta di modifica al dl sblocca-cantieri arrivata dopo la riunione di governo di martedì scorso per decidere gli emendamenti governativi al provvedimento, ragione per cui il premier Giuseppe Conte aveva chiesto un chiarimento alle due forze di maggioranza. Il viceministro all'Economia, Massimo Garavaglia, raccontano, incalzato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte a entrare nel merito dello stop momentaneo al codice degli appalti, avrebbe opposto un netto no. Un rifiuto, il suo, che avrebbe generato una forte irritazione nel premier che, a quanto si apprende, avrebbe detto ai presenti: «Allora per me la riunione finisce qui». A questo punto il decreto sblocca cantieri rischia di non tagliare il traguardo. I tempi per l'approvazione infatti sono strettissimi: 17 giugno la deadline, ma il dl deve passare anche alla Camera. Il sospetto che aleggia ora a Palazzo Chigi è che la Lega stia cercando un casus belli per rompere, e lo sblocca cantieri, col suo percorso accidentato, potrebbe essere la misura giusta per far saltare il banco. «È una questione di metodo, così non va bene». E anche: «È una cosa che avevamo già archiviato». Il nuovo strappo sull'emendamento allo sblocca cantieri, sullo stop di due anni al codice degli appalti, è nelle parole che avrebbe detto il premier Giuseppe Conte «decisamente contrariato». Conte, dopo circa un'ora di discussione con i membri leghisti del governo presenti a Palazzo Chigi, ha alzato le mani, dicendo che non c'erano margini per continuare a discutere. Così è andato via, facendo saltare anche la riunione prevista successivamente sul dl crescita, fermo alla Camera.

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