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Salvini rilancia la leva obbligatoria. Gelo coi 5 Stelle sull'immigrazione

Carlantonio Solimene
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Il ministro dell'Interno Matteo Salvini, a Milano per l'adunata degli alpini, torna a rilanciare il ritorno della leva obbligatoria, sottolineando come sul tema sia stato già depositato un disegno di legge in Parlamento. «Da milanese - ha detto il ministro a proposito dell'evento che ha visto protagonisti gli alpini - sono orgoglioso di questa invasione pacifica, educata, rispettosa e civile delle penne nere. Continuo a condividere da ministro e da italiano la proposta dell'Associazione nazionale alpini di introdurre anche per un periodo più breve una forma di servizio civile, servizio militare, servizio nei pronto soccorso o nei pronto intervento, protezione civile». Chiamato a specificare meglio il suo pensiero, Salvini ha spiegato di riferirsi a un periodo di servizio "obbligatorio, civile o militare. Sei mesi dati alla collettività male non farebbero". Il leader leghista ha chiarito che «c'è già un progetto di legge della Lega depositato da tempo con l'opzione servizio militare o civile, uno può scegliere. Non alla guerra ma essere operativi e svegli come quando c'è un terremoto». A chi gli chiedeva se pensa che sarà sostenuta dai vostri alleati di governo, Salvini ha chiarito: «Temo che siamo gli unici però ci proviamo». «Sarebbe utile - ha aggiunto - per tanti ragazzi e ragazze. Perché sarebbe un peccato che si andasse a spegnere questa splendida esperienza. Quindi, lo offriamo alla riflessione di tutto il Parlamento e di tutto il Paese». «Io feci 12 mesi da fante - ha concluso - magari 12 mesi oggi no però sei mesi con nozioni di pronto soccorso, protezione civile e pronto intervento, magari nel Corpo degli alpini, servirebbe a molti ragazzi e a molte ragazze per imparare rispetto, sacrificio, disciplina, onore, sudore e fatica. Quindi, ci riproveremo». Ieri, però, hanno tenuto banco ancora le polemiche sulla bozza di decreto legge sulla sicurezza e l'immigrazione che il titolare del Viminale sottoporrà all'attenzione del Consiglio dei ministri. "Per me può andare in Cdm anche la settimana prossima - ha detto Salvini -. Lo abbiamo già inoltrato a tutti gli altri ministeri. Quando gli altri ministeri rapidamente mi daranno le loro riflessioni, io sono pronto". Sul provvedimento, però, pesa la contrarietà dei Cinquestelle: "Dopo il caso di Armando Siri i recenti casi di corruzione e dopo aver perso 6 punti nei sondaggi, Salvini è diventato nervosissimo - ha accusato il sottosegretario Stefano Buffagni - ne tira fuori una al giorno e mi spiace. Adesso è la nuova stretta, annunciata, sulla sicurezza che serve soltanto a coprire i problemi sui rimpatri. Come sui migranti irregolari, prima erano 600 mila poi 90 mila. Forse è un po' in confusione. Come ha dimostrato anche sulla droga". "Sulla questione migranti - sottolinea il capogruppo grillino alla Camera Francesco D'Uva - la strada giusta è una: far capire all'Europa che serve un'equa redistribuzione. Anche per questo le elezioni europee saranno fondamentali, perché andremo a Bruxelles e imporremo il nostro peso e le nostre idee. E anche sul tema dei migranti Salvini dovrebbe abbassare i toni e lavorare serenamente".

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