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Salvini vuole il grembiule a scuola. I presidi: "Meglio pensare ai tetti che crollano"

Matteo Salvini

L'idea del ministro dell'Interno per evitare discriminazioni tra bambini

Dario Martini
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"Abbiamo riportato l'educazione civica a scuola, chiederò che venga rimesso anche il grembiulino ai bambini per evitare che ci sia chi viene con le felpe da 700 euro. Diranno che lo faceva anche il Duce. Ma siamo in democrazia, bisogna riportare ordine e disciplina". Lo ha detto il Ministro dell'Interno Matteo Salvini durante un comizio a San Giuliano, prima tappa del tour elettorale in Toscana. "Stiamo lavorando - ha ricordato - su tasse, lavoro, scuola. Ieri l'ennesima aggressione di un genitore imbecille a un insegnante che fa il suo lavoro. Entro maggio presenteremo una legge per mettere telecamere in tutte le scuole. Stiamo ragionando se metterne anche nelle scuole superiori, per difendere gli insegnanti da qualche imbecille maleducato". E se il Partito democratico critica l'idea del grembiule, da Forza Italia Mariastella Gelmini, capogruppo azzurra alla Camera, ricorda che l'idea viene da lontano: "è misura condivisibile tant'è che lo ha reintrodotto governo Berlusconi con riforma del 2008, in cui c'era anche voto in condotta. Non gli chiederemo il copyright. Le idee di centrodestra ci piacciono, anche quando copiate". Ma i presidi rigettano al mittente la proposta del ministro dell'Interno: "Rimettere il grembiule ai bambini è fattibile ma non mi sembra una priorità per la scuola italiana. Ci sono tante cose che andrebbero fatte con urgenza. Al primo posto metterei il controllo dei solai e dei controsoffitti di tutti gli istituti", ha dichiarato Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi. Secondo Giannelli "in questo momento tutte le risorse economiche a disposizione del comparto scolastico dovrebbero essere destinate a quelle che sono delle reali priorità".

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