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"È una paghetta ai rom". Meloni massacra Di Maio sul reddito di cittadinanza

Giorgia Meloni

Lo scontro in tv tra il presidente di Fratelli d'Italia e il vicepremier

Giada Oricchio
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Botta e risposta in diretta tv sul reddito di cittadinanza nel corso della trasmissione "L'Aria che Tira" su La 7 tra il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, e il vicepremier Luigi Di Maio. «Mi dispiace - ha detto il capo politico del M5s collegato dall'evento di presentazione sul reddito di cittadinanza - perché sia la sinistra ma anche la destra sociale in questo momento dovrebbero condividere un provvedimento che aiuta le fasce più deboli e le reinserisce lavorativamente». Immediata la replica della Meloni dallo studio. Terribilmente seria e risoluta è già in clima elettorale e spara contro il M5S e l'asse Francia-Germania: “Il reddito di cittadinanza è una paghetta ai nomadi e una grande fake-news, una bufala. Farò di tutto per modificarlo in Parlamento. Quando le 5-6 milioni di persone che aspettano i 780 euro si accorgeranno che quei soldi non arrivano, saranno già passato le elezioni europee. E questi signori del cambiamento avranno sfruttato la disperazione della gente per accaparrarsi le Europee. Questo non è cambiamento. Di Maio dice che darà 6 miliardi di euro a 5 milioni di persone a partire da marzo cioè per 10 mesi, prendete la calcolatrice e se dividete fa 130 euro a persona. Mi si può dire che è un'integrazione, certo, ma significa che 780 non li prende nessuno. State dicendo una cosa falsa ovvero se uno prende 780, altri 5 non le prendono. È una questione matematica, i soldi sono quelli. Stanno dicendo una cosa che non faranno nei termini in cui dicono”. La conduttrice Myrta Merlino: “Lo farò notare a Di Maio. Ma sulla ratio cioè non lasciare indietro nessuno ha ragione?”. E la presidentessa di Fratelli d'Italia: “Se il reddito di cittadinanza fosse stato un provvedimento contro la povertà i miei voti ci sarebbero. Nessuno in questi anni ha fatto battaglie contro la povertà come Fratelli d'Italia. Il reddito di cittadinanza non va a finire le persone davvero bisognose, lo prenderanno i nomadi, gli immigrati e magari non lo prende il senzatetto perché deve avere la residenza. Quindi ho l'italiano povero e do la paghetta ai rom!”. La Meloni sviscera anche il tema lavoro legato al reddito di cittadinanza: “Uno stato giusto deve occuparsi dei minori, dei disabili e degli anziani, per tutti gli altri lo Stato deve mettere nella condizione di trovare un posto di lavoro. Non si può fare un provvedimento che mette sullo stesso piano di assistenza un disabile e un uomo di 30 anni” e la Merlino: “Questa è una critica fatta da molti”. Giorgia Meloni prosegue: “Il governo non solo non può metterli sullo stesso piano, ma non gli trova nemmeno lavoro. Perché il problema è che il lavoro non c'è! Non si trova perché non c'è. E se non gli trovi lavoro sai cosa accade? Che dopo 10 mesi di paghetta le persone si ritrovano punto e a capo tanto che Di Maio dice dopo un anno il lavoro lo prendi dove te lo do perché sa bene che al Sud il lavoro non c'è e non potrai darlo tra un anno perché non hai fatto niente per crearlo. Quindi tra un anno chi ha avuto il reddito di cittadinanza dovrà scegliere se trasferirsi o tornare disoccupato. Una follia!”. Myrta Merlino osserva che la Meloni ha diversi punti in comune con Di Maio e Salvini soprattutto in merito alla questione della moneta franco cfa: “Siamo sicuri che il problema dell'immigrazione sia la Francia e non sia un tema buono per i sovranisti considerando che Macron è l'antisovranista per eccellenza?” e l'esponente di Fratelli d'Italia: “Ho tirato fuori la storia del franco cfa per prima. L'ho fatto dopo che Macron ci aveva definito vomitevoli per le politiche di controllo in mare. Vale la pena ricordare a questo simpatico signore che prima di dare giudizi così lapidari nei confronti dei suoi colleghi europei è meglio che si ricordi come si comporta con i paesi africani. Non può dire agli altri che non sono abbastanza umani e accoglienti quando stampa moneta per 14 paesi e applica il signoraggio”. La Meloni è imbufalita per il comportamento del Pd in merito alla vicenda: “Non è solo un sistema di cambio. Questa sinistra che difende il neo colonialismo e lo sminuisce è una roba che ti racconta benissimo chi è la sinistra italiana oggi. Rabbrividisco di fronte agli articoli di sinistra. Oggi Merlo su Repubblica mi definisce la regina di coattonia perché mi sono permessa di spiegare che in Africa c'è un problema coloniale… già cosa gliene frega a Merlo che nei suoi salotti italiani e parigini non ha questo problema? Lo spieghi agli africani che bruciano la moneta”. Poi ammette: Mi fanno impazzire di rabbia queste cose del Pd, c'è anche un altro problemuccio sulla moneta franco cfa: la Francia pretende che in cambio dello stampo della moneta, i paesi versino il 50% delle loro risorse, circa 10 miliardi, nelle casse francesi. Non sono dei benefattori, l'Africa è ricchissima”, la Merlino precisa che la maggior parte dei flussi migratori non proviene dai paesi che usano la moneta transalpina, ma la Meloni replica: Se un nigeriano che scappa dalla guerra accanto avesse un Senegal ricco non verrebbe in Italia”. 

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