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Furia Meloni: con una frase annienta Oliviero Toscani. Poi l'appello per Salvini

Giorgia Meloni

La leader di Fratelli d'Italia asfalta il fotografo dopo gli insulti vergognosi

Giada Oricchio
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Giorgia Meloni, segretario di Fratelli d'Italia, ospite di Piero Chiambretti a “#CR4, La Repubblica delle donne” replica a Oliviero Toscani: "È un radical chic che non stimo. Ringrazia gli stranieri per i blu jeans quando abbiamo la Cappella Sistina!”. E poi racconta il retroscena sulle consultazioni di aprile al Quirinale: “Ero nera con Berlusconi”. La puntata di "#CR4, La Repubblica delle donne” è dedicata alla bellezza e Piero Chiambretti, profondo ammiratore delle donne, intervista Giorgia Meloni, segretario di Fratelli d'Italia. Pochi giorni fa, il fotografo Oliviero Toscani, in radio a "La Zanzara" l'ha definita “brutta, volgare e ritardata” (poi ha chiesto scusa, nda). La Meloni tira fuori il primo scheletro dall'armadio: "Ricordo che quando ero Ministro venne da me a chiedere dei contributi e non glieli diedi. Probabilmente è una ripicca, all'epoca non mi diede della brutta, volgare e ritardata. Come ho reagito a quelle parole? Non le avevo sentite, le ho lette su un'agenzia di stampa e poi le ho ascoltate per essere certa. Non ho alcuna stima di Oliviero Toscani, come tutti i miei detrattori si appiglia all'aspetto fisico, ma questo vuol dire che politicamente non possono dire niente. Ogni volta che si parla di una donna si parla dell'aspetto fisico, io non faccio la modella, ma politica, penso di farla bene, di studiare e chi se ne frega di piacere! Io voglio fare bene il mio lavoro ed essere giudicata per quello. Prima di attaccare me, questo radical chic, Oliviero Toscani, aveva detto gli italiani sono cog**ni, meno male  che ci sono gli stranieri che ci hanno portato i blu jeans. I blu jeans?? In Italia? A parte che sono nati a Genova, ma noi siamo famosi per la Cappella Sistina. E mi parli dei blu jeans?!”. Giorgia Meloni riconosce di aver ricevuto la solidarietà delle donne di qualunque colore politico, ma aggiunge: “Però se siamo messi così vuol dire che c'è un problema di società retrograda. E poi diciamolo ho a che fare con colleghi che… ne vogliamo parlare?! Non sarò la più bella però ci sono uomini che non si possono guardare”. Durante la registrazione del programma arriva l'agenzia delle scuse di Toscani, ma la Meloni resta indifferente. Poi svicola sulla notizia degli onorevoli grillini e pentastellati così eccitati da intrattenersi nei bagni del quarto piano di Montecitorio: “Sono focosi questi ragazzi, son giovani, non amo i pettegolezzi, ho sentito cosa era successo, a un certo punto erano sei, sette, ma anche qui nascono tante leggende”. La Meloni rispedisce al mittente, cioè al tg satirico di Antonio Ricci, l'accusa di aver preso una cantonata sul reddito di cittadinanza: “No, ha sbagliato Striscia la Notizia. Questa volta la cantonata l'hanno presa loro. Basta che facciano sentire tutto l'audio. Hanno levato quando dico che i calcoli vanno fatti su 10 mesi, quindi fa veramente 130 euro a persona e non 1330 come dicono loro”. Chiambretti le mostra l'espressione che aveva dopo le consultazioni al Quirinale dello scorso aprile quando Berlusconi contava i punti del programma mentre Salvini parlava. La Meloni ammette: “Ero nera, nera. Mi ero innervosita molto perché non mi piaceva questa cosa di banalizzare la situazione. Gliel'ho anche detto a Berlusconi. Mi pare ancora in ottima forma, non credo che abbia voglia di mollare”. E sulla durata del governo, la Meloni fa un gigantesco spot elettorale: “Il governo dura finché non c'è un'alternativa seria, fino alle prossime elezioni europee. Quindi mi raccomando agli elettori, Fratelli d'Italia si deve rafforzare in modo da liberare Salvini dalla morsa del M5S. Se mi piace che si dica che sono la Le Pen della Garbatella? No, non sono così provinciale, mi auguro che un giorno si dica che la Le Pen è la Meloni di Francia”. Sul provocatorio saggio di Michela Murgia, il Fascistometro, è scontro tra Meloni e il vignettista Vauro. Una delle frasi è “I bambini facciano i bambini, le bambine facciano le bambine”. Per la Meloni è un'espressione condivisibile e rivela che c'è un esperimento di genere in corso in una scuola veneta in cui i bambini si vestono da bambine e viceversa, Vauro replica: “È difficile superare la ca**ata che ha detto la Meloni. Sarà stata una recita”. “Ma quale ca**ata, è un progetto sponsorizzato dal Miur, informatevi prima di offendere…  invece niente non si informano”. 

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