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Di Maio: "Il testo è stato manipolato. Domani denuncia in Procura"

Il vicepremier e capo politico M5S accusa. Ma il Quirinale precisa: "Il documento non è ancora arrivato"

Daniele Di Mario
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Il testo del decreto fiscale inviato al Quirinale sarebbe stato manipolato. A lanciare una nuova accusa è il vicepremier e capo politico del MoVimento 5 Stelle Luigi Di Maio, che domani si recherà in procura per sporgere formale denuncia.  «Non so se è stata una manina politica o una manina tecnica - spiega Di Maio a Porta a Porta - in ogni caso domattina si deposita subito una denuncia alla Procura della Repubblica perché non è possibile che vada al Quirinale un testo manipolato» sulla pace fiscale. «All'articolo 9 del decreto fiscale c'è una parte che non avevamo concordato nel Consiglio dei ministri. Noi in Parlamento non lo votiamo questo testo se arriva così, Questa parte deve essere tolta. Non ho mai detto che si volevano aiutare i capitali mafiosi. Nel testo che è stato trasmesso al Quirinale c'è una sorta di scudo fiscale e una non punibilità per chi evade. Non se è stata una manina politica o una manina tecnica in ogni caso domattina si deposita subito una denuncia alla Procura della Repubblica perché non è possibile che vada al Quirinale un testo manipolato».  «Non ho ragione di dubitare della Lega, ci siamo stretti la mano», aggiunge il vicepremier, che poi rilancia le accuse: «In questo governo stanno avvenendo tante cose inedite, tanti giochini. Ciò che metteremo in campo dopo la denuncia in Procura ci farà capire. Questo è il governo con il più alto numero di nemici e questa cosa non mi meraviglia». Dal canto suo l'ufficio stampa del Quirinale fa sapere che «il testo del decreto legge in materia fiscale per la firma del Presidente della Repubblica non è ancora pervenuto al Quirinale».

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