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Migranti sui charter dalla Germania, Salvini: "Chiudo anche gli aeroporti"

Il ministro contro l'ipotesi di scaricare gli immigrati senza autorizzazione

Silvia Sfregola
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"Se qualcuno, a Berlino o a Bruxelles, pensa di scaricare in Italia decine di immigrati con dei voli charter non autorizzati, sappia che non c'è e non ci sarà nessun aereoporto disponibile. Chiudiamo gli aeroporti come abbiamo chiuso i porti", dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini. La reazione del vicepremier non si fa attendere davanti alla notizia riportata dall'agenzia stampa tedesca: gli impiegati dell'aeroporto di Monaco hanno riferito all'agenzia Dpa che le autorità bavaresi stanno pianificando per i prossimi giorni un primo volo per riportare nel nostro paese migranti arrivati in Germania precedentemente registrati in Italia. Secondo le fonti agenti della polizia bavarese saliranno a bordo di un aereo charter per accompagnare in Italia i migranti. Sulla stessa linea di Salvini il ministro del Lavoro Luigi Di Maio: "Io questa cosa dei charter con i migranti che arrivano in Italia non so chi l'abbia autorizzata sinceramente perché sui secondary movement, che erano il tema su cui si discuteva come Italia in Europa e che ci chiedeva la Germania, non è stato sottoscritto nessun accordo" ha dichiarato Di Maio. Nel frattempo però un portavoce dell'Ufficio per l'asilo e i migranti della Baviera ha precisato: "Non ci sarà nessun charter con migranti da respingere verso l'Italia questa settimana". Nei giorni scorsi, alcuni media avevano riferito che il land tedesco avrebbe preparato, di propria iniziativa, forse già questo lunedì, una sorta di "respingimento collettivo" con un charter in partenza dall'aeroporto di Monaco. Ora l'ufficio istituito dal governo bavarese precisa che il Land finanzia propri voli "ma questi vengono decisi insieme alla polizia federale". Agenti bavaresi hanno già accompagnato alcuni di questi voli, ma solo "per fare esperienza" in questo campo.  Secondo i media tedeschi, un primo volo charter per l'Italia era previsto già per domani, con richiedenti asilo nigeriani. Un secondo volo alla volta del nostro Paese era previsto il 17 ottobre. Stando a quanto riferito dal ministero dell'Interno tedesco, un respingimento collettivo - organizzato e pagato dalle autorità bavaresi ma con personale di polizia federale - è già avvenuto a fine luglio, con destinazione Milano. Nei primi sei mesi del 2018 la Germania aveva presentato 10.748 domande di respingimento verso l'Italia, nella maggior parte legate al regolamento del trattato di Dublino. Di questi, sono stati rimandati in Italia solo 1692 migranti. 

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