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L'Ue: "Seimila euro a migrante". Salvini: "Niente elemosine"

Il ministro dell'Interno: "Non chiediamo soldi ma dignità"

Carlo Antini
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All'Italia non servono elemosine, e non è mai stata una questione di soldi. Il ministro degli Interni Matteo Salvini e il premier Giuseppe Conte bocciano la proposta di Bruxelles di "rimborsare" 6mila euro per ogni migrante salvato nel Mediterraneo e che venga accolto. «La solidarietà europea non ha prezzo, non è mai stata questa l'impostazione», ha chiarito il presidente del Consiglio. L'iniziativa della Commissione europea, in risposta alla linea dura di Roma su sbarchi e ricollocamenti, è stata presentata tra le proposte basate sulle conclusioni del Consiglio europeo degli scorsi 28 e 29 giugno. «Non siamo a chiedere l'elemosina, anche perché nel corso del tempo ogni richiedente asilo costa agli italiani tra i 40 e i 50mila euro», ha detto Salvini rimandando l'offerta al mittente. «L'elemosina Bruxelles la può tenere per lei, noi vogliamo chiudere il flussi in arrivo per smaltire l'arretrato di centinaia di migliaia di presenze, non chiediamo soldi ma dignità e ce la stiamo riprendendo con le nostre mani», ha aggiunto. Più diplomatico il premier Giuseppe Conte, che nella proposta dell'Ue ha rilevato «cose molto interessanti che vengono incontro a cose che avevo chiesto nelle mie lettere, come l'istituzione di una cabina di regia. Rientra nell'impostazione della proposta italiana che non è mai stata una questione di soldi». La Commissione propone agli Stati membri incentivi di 6mila euro per ogni richiedente asilo soccorso che venga accolto dopo essere passato per i «centri controllati» che saranno istituiti nell'Unione. Le nuove strutture, pensate per distinguere chi ha diritto a chiedere asilo in Europa dai migranti economici da rimandare indietro, saranno affiancate da "piattaforme di sbarco" in Paesi terzi, probabilmente in Nord Africa. L'esecutivo europeo suggerisce un «sostegno finanziario totale per coprire i costi di infrastrutture e di funzionamento per gli Stati membri volontari» in vista della creazione dei nuovi centri. La Commissione sottolinea che l'Ue potrebbe mettere a disposizione dei Paesi volontari, per aprire i loro porti alle navi di salvataggio, delle «squadre di sbarco», di cui farebbero parte guardie di frontiera europee, interpreti, agenti specializzati nei rinvii di migranti irregolari ed esperti europei in procedure di asilo. Salvini ha ribadito intanto la sua fiducia nella guardia costiera libica, che «se lasciata libera di operare, addestrata dagli italiani e con mezzi italiani sta salvando migliaia di vite». Non si fermano però gli sbarchi nel sud Italia. Un'imbarcazione a vela con 56 migranti è arrivata sulla spiaggia di Sovereto, a Isola Capo Rizzuto, in Calabria. A bordo 39 uomini, 6 donne e 11 bambini, tra cui un neonato. Sono stati i bagnanti che si trovavano in spiaggia a soccorrerli, in attesa dell'arrivo delle autorità.

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