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Fitto e Ciocchetti accusano: "Il nostro simbolo oscurato per favorire Gentiloni"

Daniele Di Mario
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"Stiamo assistendo a un vero e proprio oscuramento nei confronti della nostra lista Noi con l'Italia". L'accusa arriva da Raffaele Fitto e da Luciano Ciocchetti, candidato del centrodestra nel collegio uninominale di Roma Centro contro il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. "Io - spiega Ciocchetti - sono candidato contro il premier eppure, nonostante sia il suo avversario, i media non mi danno spazio. Gentiloni è onnipresente in televisione, visita dei centri anziani sfruttando il suo ruolo istituzionale". Ciocchetti si dice intenzionato a "reagire all'oscuramento che i giornali e le tv hanno fatto in questa campagna elettorale nei miei confronti». Ciocchetti sottolinea come il premier «sia andato in visita in un centro anziani del territorio insieme alla presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi, e questa indossava la fascia giallorossa». Ciocchetti, poi, attacca il Presidente del Consiglio, sulla sanità nel Lazio e a Roma, sui trasporti della Capitale, sulla gestione dei rifiuti a Roma. Sulla questione interviene anche il leader di Noi con l'Italia Raffaele Fitto: "La sfida di Luciano a Gentiloni è una grande opportunità per testimoniare l'impegno del centrodestra e dimostrare la nostra posizione politica, che è quella di aver sempre osteggiato le larghe intese. È paradossale che diversi esponenti del Pd in queste ore tentino di spiegarci che lo scenario post voto sarà già quello di un accordo, è come mettersi d'accordo negli spogliatoi prima di giocare la partita. Noi non siamo per le larghe intese, siamo per vincere le elezioni come centrodestra". In questa sfida elettorale per Fitto "non bisogna ridurre tutto a fascismo contro antifascismo, allora come potremmo definire i centri sociali che mettono a ferro e fuoco le nostre città? Considerati i metodi, se il fascismo è il rifiuto delle idee altrui, allora sono fascisti".

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