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Severino Nappi (Forza Italia): "Il condono proposto dal Cav? Giusto, sono abusi fatti per necessità"

Ischia vittima del terremoto due volte: prima dell'informazione errata, poi dell'abbandono dei politici (tranne Silvio)

Manuel Fondato
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A sei mesi dal sisma che ha causato oltre duemila sfollamenti, oggi l'isola entra nel dibattito politico nazionale. A parlarne è Severino Nappi, candidato alla Camera nel collegio uninominale che comprende la stessa Ischia, da lui definita “due volte vittima” e responsabile delle politiche del Sud per Forza Italia. Perché due volte vittima? Prima l'isola è stata penalizzata da un'informazione distorta che raccontava di una avvenuta catastrofe sismica, che invece non era tale. Io ero lì e a Ischia e ci sono rimasto anche per testimoniare che la stagione turistica poteva tranquillamente continuare. Invece, l'allarmismo ingiustificato ha provocato partenze e disdette. Danni al turismo che senza un'azione efficace di comunicazione sono destinati ad amplificarsi la prossima estate. E poi? "Penalizzata una seconda volta, quando è emerso che il sisma aveva una dimensione ristretta e localizzata in una piccola zona dell'isola. Infatti, è calato il silenzio sulla vicenda, col risultato che 2000 sfollati sono ancora per strada mentre di misure per ripartire non se ne parla. Anzi, siamo di fronte ad un vero e proprio pasticcio burocratico. La ricostruzione è bloccata dal fatto che convivono normative contrapposte e contraddittorie: da un lato, bisogna rispettare le regolemantisismiche, mentre, dall'altro, i vincoli paesaggistici e urbanistici impediscono l'utilizzo dimmateriali moderni. E questo va ad aggiungersi al mancato condono edilizio che ha lasciato fuori nel 2003, per una legge regionale a firma di Bassolino, solo la Campania, e alla paralisi causata dalPartito Democratico e dai 5 Stelle che hanno osteggiato tutte le proposte di Forza Italia e del presidente Berlusconi per dare una soluzione e stabilità a 70.000 famiglie campane". In attesa che si sciolga il nodo normativo, lei cosa propone? "Per Ischia non chiediamo contributi a fondo perduto ma l'esenzione triennale dell'Iva. Così, senzammettere le mani in tasca ai cittadini, faremo ripartire i consumi sull'Isola che rappresenta per la Campania e per tutto il Sud un motore considerevole del turismo". Lei è candidato ad Ischia, ma non è ischitano "Sono napoletano, ma Ischia è la mia seconda casa. È il luogo dell'infanzia e del rifugio per me e per la mia famiglia. Essere candidato a Ischia è per me motivo di particolare orgoglio. Conquistare il consenso scendendo in piazza ha il vantaggio di portarti tra la gente, di toccare con mano le loro esigenze e scoprire continuamente le potenzialità inespresse del territorio in cui vivi". Con i collegi uninominali i candidati infatti devono “sudarsi” il consenso. È favorevole a questo ritorno al passato? "Questa legge elettorale certamente presenta molte lacune, però mi consente di parlare con le persone, di confrontarmi quotidianamente per costruire insieme ai cittadini future proposte di governo. È un'opportunità per noi, che avvicina politica e persone. Io ascolto le loro voci anche attraverso interviste, tanto da farne una rubrica social "Un giorno da deputato".Ho racchiuso le loro vite, le loro storie in un video [GUARDA] loro sono da sempre il motore del mio impegno sul territorio. Per questo il mio slogan è restart, ovvero ripartire. Al lavoro, insieme".

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