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M5S cambia il simbolo. Grillo: "Alleanze? Come dire che il panda mangia carne"

Silvia Sfregola
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Di Maio istituzionale, Casaleggio silente e Grillo showman. A vederlo alla consegna del nuovo simbolo elettorale al Viminale, con la scritta 'ilblogdellestelle.it' che sostituisce quella 'movimentostelle.it' sotto al logo, il comico genovese non sembra proprio una persona che voglia fare un passo di lato rispetto alle sorti del Movimento 5 Stelle. Lo spettacolo di Grillo, come in teatro, va in scena in due atti. Il primo, quello più artistico, mentre si incammina verso i gradini del ministero dell'Interno inseguito dai cronisti. "Sono immerso nei ricordi del 2013, siamo sempre in coda. Pensate se Giolitti fosse in coda ora a depositare il simbolo cosa direbbe. Direbbe eravamo più moderni nel 900..", dice parlando apertamente di "medioevo". Mentre il van del 'rally' resta parcheggiato nei pressi di una fermata del bus, con possibile rischio multa da un eventuale vigile zelante. Qualcuno urla a Grillo ed ai suoi di rispettare la coda per la presentazione del simbolo. Gli esponenti del Movimento spiegano di avere i loro rappresentanti regolarmente in fila e tirano dritto. La seconda parte dello show, quella all'uscita, invece è tutta politica. Si parte da un "lui parla, lui guarda ed io osservo" mentre Luigi Di Maio al fianco di Davide Casaleggio racconta di presentazione del simbolo di quella che è "la prima forza politica del paese", poi Grillo torna ad essere Grillo. Nessun urlo, nessun attacco ai giornalisti ma stilettate taglienti come lame affilate agli avversari politici. Zen nella voce ma non certo nelle dichiarazioni. "Salvini ministro dell'Interno come dice Berlusconi? Sembra l'inizio di un capitolo di un romanzo di fantascienza", dice. "Alleanze con chi ci sta e quindi, eventualmente, anche con il Pd? E come dire che un giorno un panda potrà mangiare carne cruda. Noi mangiamo solo cuore di bambù. Non esistono altre forze politiche, l'unica forza politica nuova siamo noi". Ed anche se "queste nuove generazioni sono meglio della mia e ciò vuol dire che ho fatto un buon lavoro", il padre fondatore del Movimento, pur mandando avanti il 'figlio prediletto' Di Maio, quando appare fa scomparire tutto gli altri. Anche chi dovrà sedersi eventualmente sulla poltrona di Palazzo Chigi se il Movimento dovesse riuscire a formare un governo.

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