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Giulia Bongiorno alla Lega, Salvini schiera l'ex finiana

Giulia Bongiorno e Matteo Salvini

A volte ritornano

Silvia Sfregola
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Matteo Salvini ingaggia Giulia Bongiorno tra le file del Carroccio. "Sarà capolista in diversi territori - annuncia il leader leghista -. È il segno di una Lega che cresce, che si occupa di sicurezza, di regole e di riforma della giustizia". Avvocato penalista, ex deputata di Forza Italia prima e dalla compagine finiana 'Futuro e libertà', Bongiorno non nasconde "un po' di emozione" al pensiero di ritornare in Parlamento. "In questo Paese sta succedendo una cosa che non mi piace affatto, la contumacia, tutti si occupano di politica ma poi nessuno la fa. Io mi sentivo un po' contumace - ammette - in questi anni ho portato avanti delle battaglie stando seduta al mio studio, tanto avevo la mia visibilità, ma poi se non si è in Parlamento le cose non si fanno". I successi professionali, in effetti, non mancano. Nella sua attività legale incontra per la prima volta la notorietà a 27 anni con il processo per mafia contro Giulio Andreotti, nel quale da giovane avvocato, assume la difesa del leader Dc insieme a Franco Coppi. Recente è invece il successo professionale ottenuto con l'assoluzione di Raffaele Sollecito, uno degli indagati per l'omicidio di Meredith Kercher, nell'ambito del delitto di Perugia, mentre ad averla "riavvicinata" al vecchio amore della politica è stato il processo Ruby-ter, nel quale ha ottenuto l'archiviazione per Silvio Berlusconi. Palermitana, classe 1966, Bongiorno è la prima ad ammettere la 'distanza' - non solo geografica - che esiste tra lei e Salvini. "Nascendo al Sud - spiega - Salvini mi sembrava la persona piu lontana da me, il suo partito si chiamava Lega nord, era l'uomo forte, maschilista, che schiaccia le donne. Pensavo di aver difficoltà anche a parlarci, poi io mi esprimevo e mi dicevano stai attenta, questo lo dice anche Salvini. Ed eccomi qui". Ad averla colpita nel leader del Carroccio, spiega, è stata "la nitidezza di idee in materia di sanzioni e di regole. Non sono una che ha ansia di libertà e uguaglianze, ne abbiamo troppe. Io sono per le regole e i divieti. Suona antico? No suona buono". E' una legge, quella scritta di suo pugno sullo stalking, il ricordo migliore della sua passata esperienza tra gli scranni parlamentari ed è una legge, quella sull'alienazione parentale "che impedisca che i bambini vengano utilizzati come merce di scambio quando i genitori litigano", il primo annuncio per la nuova legislatura. Salvini rifiuta ogni accusa di aver imbarcato una 'riciclata' della politica. "Assolutamente no. Ad altri che sono stati complici al malgoverno della sinistra ho detto e ripeterò di no. A Giulia Bongiorno, per quello che ha fatto, direi e dirò cinque volte sì. Se vince il centrodestra, come penso vincerà, e se la Lega avrà un voto in più degli altri Bongiorno verrà impiegata ai massimi livelli", assicura. Bongiorno, dal canto suo, si dice d'accordo con il leader del Carroccio anche sulle sue ultime proposte più discusse. I vaccini? "Quando Matteo dice riflettiamoci prima di renderli obbligatori, rende manifeste alcune perplessità che vengono espresse anche dalla comunità scientifica. Condivido la sua posizione". Tornare alle case chiuse? "Non ne posso più del caos, c'è il far west, c'è bisogno di una regolamentazione, di una disciplina".

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