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Vitalizi e ius soli su un binario morto

Daniele Di Mario
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Con il via libera definitivo alla manovra arrivato oggi al Senato, l'attenzione si sposta sul Colle, con le valutazioni che il Presidente della Repubblica farà circa lo scioglimento delle Camere. Ma con l'ok alla legge di bilancio, la legislatura di fatto si chiude, lasciando fuori almeno due provvedimenti che hanno segnato il dibattito di questi anni: lo ius soli e i vitalizi. A palazzo Madama formalmente il ddl sulla cittadinanza resta in calendario, ma la maggioranza per approvarlo non c'è. Non solo: lo ius soli è calendarizzato per il 9 gennaio, quando probabilmente le Camere saranno già sciolte. Se ne riparlerà nella prossima legislatura. Lo ius soli, insomma, è su un binario morto: sulla pregiudiziale di costituzionalità infatti in Senato non c'è stato il numero legale e la legge di fatto è stata affossata. Esulta il centrodestra per bocca, tra gli altri, di Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia), Roberto Calderoli (Lega) e Maurizio Gasparri (Forza Italia). La sinistra va in frantumi, con Liberi e Uguali che parla di occasione mancata e punta l'indice contro il Pd e le tante assenze dei senatori Dem in Aula. Si rammaricano anche gli esponenti della maggioranza, col Pd che invece accusa il M5S. Quanto ai vitalizi, venerdì il Consiglio di presidenza del Senato ha preferito soprassedere, in attesa dell'esito dei ricorsi presentati a Montecitorio da alcuni deputati. Insomma, anche in questo caso se ne riparlerà nella prossima legislatura. 

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