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Caio Mussolini: "Una vergogna la tomba profanata del Duce"

Il pronipote di Benito dopo il servizio di Agorà: "Valutiamo cosa fare con gli avvocati"

Antonio Rapisarda
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«Uno squallido esempio di giornalismo». Caio Giulio Cesare Mussolini, pronipote di Benito Mussolini e discendente maschio diretto della casa, è amareggiato «e triste» nei confronti del servizio di Agorà nella cripta di famiglia a Predappio. Dagli Emirati Arabi, dove vive e lavora, affida a Il Tempo le sue riflessioni sull'antifascismo, «un odio ravvivato da una sinistra che non ha più nulla da dire e da dare». La vostra famiglia ha reagito subito. «Sì. Sono in corso i contatti con gli avvocati per capire come procedere. D' accordo con le mie cugine, a partire da Edda: perché siamo rimasti tutti molto sorpresi dal fatto che si sia usato un sito sacro e privato, senza chiedere alcun permesso e soprattutto per politicizzare un luogo di culto familiare in quella maniera... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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