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Solidarietà della Boldrini a Salvini. Così Il Tempo vince la battaglia

Il presidente della Camera se la prende con la nostra prima pagina ma poi è costretta a darci ragione

Carlo Antini
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Sostiene il presidente della Camera Laura Boldrini che, tra questo quotidiano e certo pattume di internet, grande differenza non c'è. Ciò in forza della prima pagina pubblicata oggi - e qui riprodotta - che la photoshoppa oggetto del "trattamento Salvini". Una provocazione dovuta al suo consueto doppio standard quando c'è da condannare qualche minaccia e lo si fa a seconda di chi la subisce. In sostanza, la signora ci accusa di strumentalizzare il tema delle minacce piegando la realtà a beceri fini propagandistici. Questo perché - garantisce lei - "i messaggi minacciosi io li condanno sempre", ivi inclusi quelli che "coinvolgono coloro che mi sono politicamente lontanissimi come Matteo Salvini". Da cui l'accusa di sciacallaggio. Ora, posto che per tutta la giornata di ieri non ha condannato alcunché nonostante le sollecitazioni di Salvini e del centrodestra tutto, è solo grazie alla provocazione di questo giornale che la signora si è rinsavita e si è degnata di difendere il collega, ancorché da lei "politicamente lontanissimo" (sai che sforzo). Ci ha messo solo qualche dozzina di ore. E visto che l'esperimento ha funzionato, garantiamo analogo impegno ogniqualvolta penserà prima agli amici che ai nemici. Per cui trova una risposta sensata persino la sviolinata retorica con cui il nostro presidente chiude: "È ancora giornalismo?". Sì presidente, lo è. Perché è servito a tirare fuori una notizia: se insultano Salvini, ci resta male anche lei.

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