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Berlusconi: "Mai larghe intese col Pd, non potevo lasciare il Paese ai 5Stelle"

Il Cavaliere ha escluso Antonio Tajani dalla corsa per Palazzo Chigi: "È bravissimo in Europa". No alla Meloni sulle primarie di collegio

Carlantonio Solimene
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"Il centrodestra correrà unito e tutti i suoi partiti resteranno saldamente ancorati ai valori europei. Non ho mai pensato a un governo di larghe intese col Pd, ci dividono storia e cultura". Lo ha detto Silvio Berlusconi a margine del summit del Ppe a Bruxelles, dove faceva ritorno a 5 anni dall'ultimo vertice. Il Cavaliere, inoltre, ha escluso il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani dalla corsa per Palazzo Chigi ("è bravissimo in Europa, sarebbe un peccato portarlo via da qui") e ha bocciato la proposta della Meloni di far disputare primarie di collegio per assegnare le candidature in vista delle prossime elezioni. Infine, si è soffermato a lungo sui Cinquestelle: "è un partito pauperista, estremista e giustizialista formato da professionisti della politica che non hanno mai lavorato. Non potevo lasciare l'Italia nelle loro mani, benché i miei figli non volevano che tornassi a dedicarmi alla politica attiva".

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