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Pirozzi scende in campo ma vuole le primarie

Il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi

Il sindaco di Amatrice: "Io candidato alla Regione? Deciderà la gente". Poi la rivelazione: "Mi hanno offerto seggi da ogni parte". Partiti in subbuglio

Antonio Rapisarda
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Dallo spiraglio del «ci sto riflettendo», aperto domenica alla festa di Atreju, al «lo deciderà la gente» con cui ieri ha aperto ufficialmente sulla sua eventuale discesa in campo per la carica di governatore del Lazio. Se due indizi fanno una prova, insomma, è proprio il caso di dire che Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice e uomo della destra popolare, sta seriamente pensando di poter essere proprio lui uno degli sfidanti dell'uscente Nicola Zingaretti e della grillina Roberta Lombardi per le elezioni regionali della prossima primavera. E di esserlo come rappresentante del centrodestra. Del resto le dichiarazioni che ha reso ieri – accompagnate dalle polemiche sugli sms solidali, con i proventi non sono giunti ad Amatrice, a cui hanno replicato da sinistra come se fossimo già in campagna elettorale – testimoniano come le ambasciate e i corteggiamenti nei suoi confronti siano stati serrati: «Sono venuti ad offrirmi seggi da tutte le parti - ha aggiunto - da destra a sinistra, io se farò una cosa ci metterò la faccia». Il terzo indizio, infine, delinea proprio il metodo rispetto al quale non se la sentirerebbe proprio di dire no: «Poi se la gente deciderà di dare fiducia a Sergio Pirozzi lo farò, io non andrò mai in collegi blindati». Parole, queste, che se da un lato sembrano... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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