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Vitalizi, costi e sprechi d'oroLa casta non molla il malloppo

Gli ex parlamentari fanno causa per evitare i tagli. Dal taxi al telefono, ecco i sette sperperi che nessuno elimina

Pietro De Leo
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Gli ex deputati scendono in trincea e dichiarano guerra al contributo di solidarietà sui vitalizi deliberato a fine marzo. In pratica, secondo la proposta approvata dall'ufficio di Presidenza, la misura si applica su tre anni e sarà così distribuita, considerando le cifre lorde: il 10% per l'ammontare compreso tra i 70 mila e gli 80mila euro l'anno. Il 20% fino a 90mila. E ancora 30% fino a 100mila e 40% sopra i centomila. La proposta fu accompagnata da una bagarre del MoVimento 5 Stelle, che ha ritenuto la misura insufficiente. La proposta pentastellata di «parificare la pensione dei parlamentari a quella dei cittadini» era stata bocciata, e da lì si era scatenata una protesta sia in Aula che in Consiglio di Presidenza, dove alcuni parlamentari M5s avevano tentato un'irruzione, culminata poi con la sospensione di quarantadue eletti pentastellati. L'idea dei cinque stelle, però, interveniva soltanto per le pensioni future, e questo aveva scatenato una polemica tra il MoVimento e il numero uno dell'Inps, Tito Boeri, che aveva preventivato un risparmio ridotto dalla proposta.  Ora, la saga continua. E sono gli ex deputati a preparare il ricorso contro il contributo di solidarietà. Venti, secondo i rumors. Estensore dell'atto è l'ex deputato di Forza Italia Maurizio Paniz, avvocato. Il ricorso sarà presentato... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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