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Toghe in rivolta, l'Anm diserta la cerimonia dell'anno giudiziario

Silvia Sfregola
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L'Associazione nazionale magistrati diserterà la cerimonia, fissata per il 26 gennaio, di inaugurazione dell'anno giudiziario in Cassazione. È la forma di protesta, approvata all'unanimità dal direttivo del sindacato delle toghe, adottata dall'Anm per il "mancato rispetto degli accordi" da parte del Governo sui correttivi, chiesti dai magistrati, al decreto sulla proroga dei pensionamenti solo per alcuni (tra cui il presidente e il pg della Suprema Corte, Gianni Canzio e Pasquale Ciccolo) e sulla legittimazione ai trasferimenti. I rappresentanti dell'Anm parteciperanno invece alle inaugurazioni dell'Anno giudiziario nelle Corti d'appello sabato 28 gennaio. Si tratta della prima volta che viene attuata una protesta delle toghe durante la cerimonia in Cassazione, dove i vertici dell'Anm non svolgono di regola un intervento ma sono presenti tra gli ospiti nell'Aula magna di Palazzaccio. Negli anni passati, invece, iniziative di protesta si erano svolte durante le inaugurazioni nelle Corti d'appello. Il 26 gennaio, inoltre, il sindacato delle toghe predisporrà un documento che sarà anche illustrato ai giornalisti con una conferenza stampa e che sarà letto dai rappresentanti delle sezioni distrettuali dell'Anm durante le cerimonie nelle Corti d'appello. Sabato 28 gennaio, la Giunta centrale del sindacato delle toghe parteciperà a una delle inaugurazioni in Corte d'appello, presumibilmente la stessa a cui prenderà parte il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Il direttivo dell'Associazione nazionale magistrati tornerà a riunirsi il 18 febbraio: in quella sede, discuterà ancora di eventuali iniziative di protesta, anche alla luce degli sviluppi dell'iter di conversione in legge del decreto Milleproroghe, a cui il Governo dovrebbe presentare un emendamento per modificare le norme in materia di legittimazione ai trasferimenti per le toghe.

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