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Silvio Berlusconi: "Mediaset vota sì per paura di ritorsioni"

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Non ha negato, piuttosto ha spiegato. Anche perché non è certo un segreto che Silvio Berlusconi, nella battaglia del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre, sia convintamente schierato per il No. E che la sua azienda, Mediaset, sia orientata verso il Sì. E ora il Cavaliere ne ha spiegato il perché. "Hanno paura - ha detto ospite di Porta a Porta - di una possibile ritorsione di chi ha il potere. Ho avuto discussioni a questo livello e ho dovuto accettare, essendoci una maggioranza di risparmiatori e di investitori, che certe dichiarazioni del presidente di Mediaset, eccetera, sono attribuibili alla difesa dei risparmiatori. Lasciamo stare Renzi: se a un certo punto il governo dovesse vincere ci sarebbero conseguenze negative per le nostre aziende, e anche per le altre". L'ex premier esclude comunque le dimissioni del presidente del Consiglio: "Il governo resterà in carica perché ha la maggioranza e continua ad averla". Quanto a lui, ironizza: "Perché voto No? Me lo domando anche io... Voto No per una serie di ragioni serie, perché questa riforma è inefficace e il rischio più grande è che può aprire una deriva autoritaria nel nostro Paese". Il finale è l'ennesimo colpo a Stefano Parisi: "Non potevo licenziare chi non ho mai assunto. Parisi non è mai stato mio collaboratore, lui ha sempre detto di non essere di Forza Italia. Non si può fare il federatore del centrodestra se si attaccano i dirigenti di Forza Italia o Matteo Salvini".

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