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A Firenze scontri tra Polizia e anarchici anti Leopolda

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Una giornata di ordinaria follia. È quella che sta andando in scena a Firenze dove alcuni partecipanti ad un corteo organizzato contro il governo Renzi, il referendum e la Leopolda, si è scontrato con la Polizia. I manifestanti, un migliaio di persone, si sono ritrovate in piazza. Tra di loro antagonisti, centri sociali, esponenti del "Comitato Firenze dice no", ma anche rappresentanti di "No alle grandi navi" e delle "vittime di Banca Etruria". Nonostante il divieto della questura, che aveva autorizzato solo un presidio, alcuni di loro hanno provato a marciare verso la sede della kermesse renziana. Ed è a questo punto, all'angolo tra via Cavour e piazza San Marco, che sono iniziati gli scontri. Prima il lancio di bottiglie e bombe carta contro le forze dell'ordine, quindi le cariche di alleggerimento. Diversi i feriti tra gli agenti (uno di loro è stato colpito da una bomba carta ad una gamba) e tra i manifestanti che hanno utilizzato tutto ciò che hanno trovato per strada per condurre la loro "battaglia". "Siamo qui per rappresentare una realtà sociale che alla Leopolda non è rappresentata - hanno spiegato gli organizzatori - quella dei giovani che lavorano con i voucher, della persone sotto sfratto, la nostra è una piazza aperta". Immediato il commento del sindaco di Firenze, Dario Nardella, che proprio durante gli scontri stava intervenendo alla Leopolda. Persone incappucciate che usano violenza contro la città sono inqualificabili. Dire no è legittimo, sfasciare Firenze è inaccettabile— Dario Nardella (@DarioNardella) 5 novembre 2016

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