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Il Verdetto, Berlusconi federatore

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La pagella Social dei leader politici italiani, un duello a colpi di tweet e dichiarazioni svela chi vince sulla rete, chi sale e chi scende

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Silvio Berlusconi è tornato prepotentemente alla ribalta reclamando il ruolo di federatore del centrodestra in vista delle prossime elezioni amministrative a Milano e Roma, supportato da una numerosa community che chiede a gran voce una sua (ri)discesa in campo. Viaggia più spedita sui social il suo ex Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, che quando si tratta di rimproverare Renzi sulle mancate promesse per il Sud Italia non perde occasione per affilare gli artigli da leonessa forzista. Lo schieramento di destra vede poi un testa a testa tra due purosangue delle opposizioni, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Il leader del Carroccio, la cui community cresce a dismisura racimolando 150 supporters al giorno, è quasi pronto allo sbarco a Roma. Resta ancora da vedere se la nave leghista attraccherà direttamente a Palazzo Chigi o farà rotta al Campidoglio, dove ad attenderla troverà una competitor di tutto rispetto, Giorgia Meloni, sempre più acclamata e reclamata alla guida della Capitale. Guadagna posizioni il premier Renzi. Nonostante le critiche piovute dopo il suo entusiasmo per i dati Istat sul lavoro, il Presidente del Consiglio si crogiola per aver centrato l'obiettivo sul nuovo Senato, scongiurando l'ennesima scissione annunciata nel Partito democratico. Chiude le fila, in crescita, Giuseppe Civati, che si fa strada come possibile alternativa a Renzi e al suo Pd. In settimana pare aver fatto un pensierino se metter lo zampino alle prossime amministrative di Milano, ma il piatto forte è il suo sostegno (velato) all'azione dell'amministrazione Marino su Roma. Non si pensi di aver risolto tutti i mali, sentenzia Pippo. Il caso Marino ha infiammato i social, tra grillini che chiedono di essere messi alla prova e sostenitori che scalpitano al cinguettio di #MarinoResisti. Ma i frequentatori della rete si sono subito fiondati sul toto-nomi per il successore del (fu) sindaco di Roma. E tra i papabili inquilini del Campidoglio è tornato a farsi strada Alfio Marchini, assieme al suo alter ego ‘Arfio', strattonato a destra e a manca. Tutti lo vorrebbero, ma il Marchini romano ancora non scioglie la riserva.  

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