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Alfano: "Non ci facciamo dettare l'agenda da nessuno"

Alfano

Il ministro dell'Interno difende Nunzia De Girolamo e attacca Renzi: "Se prevale la sua arroganza Ncd esce dal governo"

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"Quella venuta fuori dalla Consulta non è la nostra legge elettorale, la nostra coincide con quella che ha fatto diventare sindaco Matteo Renzi". Queste le parole del ministro dell'Interno Angelino Alfano a Radio Anch'io. "La legge ha funzionato per i Comuni e potrebbe funzionare anche per il Parlamento - ha aggiunto -. Il Ncd è stato abbastanza chiaro e netto nel contrapporsi ad alcune idee di sinistra sinistra, non ci facciamo dettare l'agenda da nessuno e con questa legge elettorale non vogliamo andare a votare".   SU LETTA E RENZI "Per il bene dell'Italia è bene che Letta e Renzi vadano d'accordo - aggiunge il vicepremier - Se vanno d'accordo il governo va meglio; se si mettono in competizione su chi deve togliere la sedia all'altro, il governo entra in fibrillazione. Per cui il mio auspicio e la mia richiesta è che non si scarichino sull'Italia le competizioni interne al Pd. Già l'Italia in passato ha pagato, per ben due volte, il conto alla competizione e alla gara all'interno del partito". L'affondo contro il nuovo segretario democratico si sposta poi agli altri temi politici in agenda: "Noi non vogliamo dettare legge - dice - ma neanche subire quella degli altri. Se i punti di compromesso saranno ragionevoli, manderemo avanti il governo ma se il governo si paralizza o prevale l'arroganza di chi dice 'o le proposte Pd o non si va avanti' allora noi saremo i primi a dire che noi non andiamo avanti".   SUL CASO DE GIROLAMO Alfano torna poi a difendere Nunzia De Girolamo, il ministro dell'Agricoltuta finita nella bufera nell'ambito dell'inchiesta sulle nomine e gli appalti alla Asl di Benevento. Il leader dell' Ncd nega, come sostenuto invece da Renzi, che si tratti di un caso ben più grave di quello che portò alle dimissioni di Josefa Idem e sostiene che l'uomo che ha fornito le registrazioni alla base dello scandalo "è un soggetto dalla biografia non proprio cristallina". Il ministro dell'Interno inquadra quindi la vicenda sottolineando che "è stato accolto in casa di una mamma con bambina piccola, che aveva difficoltà a uscire di casa e non potendo dare un appuntamento in una sede ufficiale, gli ha dato appuntamento in casa". "Un registratore - lamenta Alfano - ormai lo abbiamo tutti nello smartphone e in questo caso lo si usa per buttare ombre sulla De Girolamo che allora non era neanche ministro", una pratica che il leader del Ncd definisce "invereconda".

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