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Renzi frena su articolo 18

Renzi, per nuova legge elettorale dialogo con tutti

Dopo la riunione di questa mattina, il segretario parla di legge elettorale, slot machines, finanziamento ai partiti

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Matteo Renzi fa pressioni sulla maggioranza. Parla di legge elettorale, slot machine, finanziamento pubblico dei partiti, articolo 18. Il nuovo segretatio del Pd non perde un colpo. Questa mattina alle sette e trenta, puntuali, è iniziata a largo del Nazareno la seconda riunione della segreteria democratica. I temi principali sono stati la riforma elettorale e il piano dedicato all'occupazione. LEGGE ELETTORALE Nessuna chiusura nel recinto della maggioranza. La riforma si fa con tutti. Ora va individuato il progetto migliore che garantisca alternanza e governabilità. In campo ancora i modelli per l'elezione del sindaco e il Mattarellum. I contatti con le altre forze politiche sono in corso per ora a livello informale, ma non è escluso che si arrivi a confronti più formali. La segreteria tornerà a riunirsi tra Capodanno e la Befana per fare il punto sulle proprità. "L'Italia alle primarie ha chiesto di cambiare", afferma Renzi. Non sono più accettabili scherzi. "Il Pd cercherà di coinvolgere il maggior numero di partiti possibile". In una diretta twitter con i suoi sostenitori ha ricordato: "Gli altri partiti e le altre forze della coalizione e anche fuori della coalizione prendano atto che il Pd ha portato la legge dal Senato alla Camera ed entro gennaio cercheremo di coinvolgere quante più forze politiche possibile e cercheremo di dare una legge comprensibile e chiara".  Legge dei sindaci o Mattarellum? L'importante è che la riforma della legge elettorale si faccia, ribadisce. "C'è una legge per i Comuni sotto o sopra i 15mila abitanti che funziona e funziona il Mattarellum con il 25% come premio di maggioranza, che è decisamente migliore del Porcellum. Di soluzioni se ne trovano a bizzeffe, il punto è se c'è la volontà politica". ARTICOLO 18 "Non è una priorità. Mai incontrato un imprenditore che mi abbia detto che è fondamentale cancellarlo" ha spiegato Renzi. Il nodo occupazionale. Renzi intende provare a scioglierlo con la presentazione del "job act". Una sorta di piano per rilanciare il lavoro, ma che da molti viene già letto come una sfida ai sindacati. Fra i renziani in un primo momento si è ragionato dell'introduzione di un contratto a tempo indeterminato per i neoassunti, senza tuttavia la tutela dell'articolo 18. L'ipotesi non era affatto dispiaciuta a Confindustria, tanto che il presidente Giorgio Squinzi l'aveva definita "una buona proposta che va nella giusta direzione". E' proprio sul "job act" che il premier Letta ieri aveva mostrato un'apertura: "Stop all'articolo 18? Tutto ciò che porta più occupazione in questo momento è il benvenuto". SLOT MACHINES "È pazzesco, allucinante. Ho chiamato Lorenzo Guerini, coordinatore della segreteria che ha già parlato con il capogruppo Pd alla Camera Roberto Speranza e stanno cercando tecnicamente una soluzione: o un ordine del giorno o altro perché è stata votata una cosa inaccettabile". Così sulla norma introdotta al Senato dal Ncd con un emendamento al decreto Salva-Roma che decurta ai Comuni i trasferimenti in seguito ai mancati incassi dal gioco d'azzardo per aver vietato le slot machines. In precedenza su Twitter il sindaco di Firenze aveva dichiarato: "Non posso spiegarlo perché è inspiegabile. Ho chiesto al Pd di rimediare". FINANZIAMENTO PUBBLICO DEI PARTITI "Si cambierà", ha garantito Renzi. E' "inaccettabile, non è possibile che ci sia una corsia preferenziale per i partiti penalizzando il non profit. Ci deve essere parità di regole e questo è fondamentale. Così Matteo Renzi  sul decreto "Direzione Italia" varato dal governo.

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