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Cinque in corsa per la presidenza. Tra liti e veleni

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Tantoche ieri solo il M5S ha consegnato le liste per le elezioni regionali del Molise, con centrodestra e centrosinistra ancora alle prese con gli ultimi aggiustamenti. A correre per la guida della Regione sono cinque aspiranti governatori. A guidare il centrodestra è ancora Michele Iorio, spodestato dalla sua poltrona dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato le elezioni del 2011. Alla quarta candidatura, voluto direttamente da Silvio Berlusconi, nelle ultime settimane Iorio ha ricompattato il Pdl molisano, che sulla sua riconferma si era diviso. E ha riottenuto il sostegno dei moderati dell'Udc, mentre l'Udeur e gli ex Adc guidati dal presidente del Consiglio regionale Mario Pietracupa, sono passati con il candidato presidente del centrosinistra Paolo Di Laura Frattura. Un profumo di centro che non è piaciuto all'ala sinistra dello schieramento, con Pdci e Sel che hanno minacciato di lasciare la coalizione se Pietracupa, alleato di Iorio fino a pochi giorni fa, fosse stato incluso nel listino. E nel listino Pietracupa non c'è. Anzi, non sarà proprio candidato, ma sosterrà dall'esterno Frattura e il centrosinistra. Terzo "incomodo" tra i due contendenti è Massimo Romano, alla cui corte sono approdati negli ultimi giorni gli scontenti, confluiti nelle liste con una forte connotazione civica. Non è una sorpresa Antonio Federico, il candidato del M5S, lo stesso del 2011, scelto con le primarie on line. La rosa sicompleta con Antonio De Lellis, indicazione della sinistra estrema e dei movimenti. La competizione si annuncia durissima per la premiership, maanche per la "quota" di consiglieri. Dieci in meno rispetto al passato.

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