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Bagnasco: serve una convergenza dei partiti sui temi etici

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Cosìil cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana, risponde alle domande di don Antonio Sciortino, direttore responsabile di Famiglia Cristiana, in una intervista che sarà pubblicata nel numero in uscita questa settimana. Bagnasco replica alle accuse alle Chiesa di non pagare le tasse. «Non è vero. La Chiesa le tasse finora le ha pagate, contrariamente a ciò che si dice e si scrive. Evadere le tasse è peccato! Quanto all'Imu la vera distinzione da salvaguardare è quella tra realtà non profit e realtà commerciali». Poi spiega che «chi svolge un'attività a sfondo sociale è giusto che sia riconosciuto in questa sua funzione e venga dunque esentato. Al contrario, per le attività che hanno una finalità lucrativa, è giusto prevedere una tassazione». Replica anche a chi è favorevole alle nozze gay. «Sottrarre ai figli la possibilità di avere un papà e una mamma vuol dire manipolare l'elementare forma di ingresso nel mondo». Secondo il cardinale, «gli attacchi alla famiglia non sono, in primo luogo, una questione religiosa», in quanto il tema dell'identità sessuale mschile e femminile e dell'unicità del matrimonio uomo donna riguarda tutti a prescindere dalle proprie convinzioni religiosa. Nell'intervista, Bagnasco affronta anche il tema degli immigrati: «l'auspicio - assicura - è che si arrivi presto a una chiarificazione della loro condizione». Ricorda infine che pagare le tasse è un obbligo morale e promuove - con qualche riserva - i social network. Altro tema è quello dell'occupazione. «La mancanza di lavoro è la grave urgenza del nostro Paese. Se si pensa ai giovani che sono in larga misura condannati a questa situazione, si capisce che la fragilità dei legami è dovuta pure a questo stato di cose. La Chiesa fa tutto ciò che può inventandosi anche canali nuovi di aiuto, ma è ovviamente troppo poco rispetto ai bisogni. Se non si riuscirà a trovare una risposta concreta a questa emergenza il rischio è di sacrificare intere generazioni». Senza la politica, nel pensiero di Bagnasco, non si potrà salvare l'Italia. «Circola spesso l'immagine di un Paese disamorato, privo di prospettive, quasi in attesa dell'ineluttabile. La crisi economica e sociale è però il sintomo drammatico di uno spaesamento più profondo».

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