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Il Vaticano appoggia Monti L'Osservatore: nobile salire in politica

Un momento della conferenza stampa di fine anno del premier Mario Monti

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L'espressione «salire in politica», usata da Mario Monti è «in sintesi l'espressione di un appello a recuperare il senso più alto e più nobile della politica che è pur sempre, anche etimologicamente, cura del bene comune». Così l'Osservatore Romano in un articolo intitolato «La salita in politica del senatore Monti», secondo cui «è questa domanda di politica alta che probabilmente la figura di Mario Monti sta intercettando o sulla quale comunque il capo del Governo uscente intende legittimamente far leva e che interpella i partiti al di là dei contenuti del suo manifesto politico. Annunciando il suo impegno in politica attraverso le modalità illustrate - prosegue L'Osservatore - il senatore a vita intende aprire la seconda fase di un programma riformatore che è stato solo abbozzato nel corso dell'ultimo anno sulla spinta della congiuntura finanziaria. Monti è stato chiamato dai partiti a prendere decisioni inderogabili, di cui nessuno intendeva però prendersi la responsabilità diretta, per il timore di pagare un prezzo elettorale troppo alto. Quelle stesse forze politiche si ritrovano ora a interrogarsi sull'impatto che può avere la «salita in politica» di chi doveva, quasi per mandato, diventare impopolare. Una prospettiva - sottolinea l'Osservatore - che fornisce da sola molto materiale alla riflessione dei partiti, così come il successo che anche i sondaggi sembrano ora attribuire a chi ha imposto agli italiani sacrifici pesanti».

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