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Di Pietro scrive ancora a Vendola

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Peril secondo giorno consecutivo Antonio Di Pietro scrive al suo ex compagno di viaggio Nichi Vendola. E se sabato lo aveva accusato di aver «svenduto» i propri valori per schierarsi con chi difende le banche, ieri è stato più conciliante. «Caro Nichi, voglio rassicurarti - ha scritto -: il nostro scopo è quello di battere le destre e non di fare risse all'interno della sinistra. Noi vogliamo combattere la destra di Berlusconi, che ha portato l'Italia al disastro, e la destra di Monti, che ha colpito i lavoratori, i giovani e gli onesti cittadini, ammantandosi di un finto riformismo. Per questo, ribadisco che il vero voto utile è quello che verrà dato a Rivoluzione civile, utile a riportare il Pd sulla retta via. Noi, come te e come gli elettori di Sel, vogliamo delle politiche più eque e giuste. Personalmente sono fiducioso che all'interno della tua coalizione riuscirai a tenere alta la bandiera del centrosinistra, come facciamo noi». «E ci auguriamo che, il giorno dopo il voto, insieme si possa fare la vera alleanza di centrosinistra - ha concluso -. Alleanza che avremmo voluto intavolare sin dal primo momento in modo chiaro e trasparente, ma che fino ad oggi è stata impossibile a causa dei veti imposti su di me e su Ingroia dai notabili del Pd e da chi sta sul Colle più alto». E l'attacco verso il Pd è proseguito anche in serata quando Di Pietro si è presentato nello studio di In Onda su La7. «Il centrosinistra può ancora vincere - ha detto il leader dell'Idv - e c'è un solo modo: non è quello di desistere ma quello di insistere. Bersani, ingordo, è voluto andare da solo ma adesso si è reso conto che Monti lo ha fregato. Si è reso conto che non ce la fa».

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