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Grillo attacca il Prof: «È un esorcista e ha fatto il curatore fallimentare»

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«Bastacon i leader. Per avere un orizzonte non serve un leader. Il leader è per i bambini. Compratevi un gps!» ironizza in un tweet. Ma ieri il comico ha presentato anche la sua «colonna sonora». Si intitola «L'Urlo della Rete - Uno vale uno» con musica e parole di Leonardo Metalli e Raffaello Di Pietro l'inno del Movimento 5 Stelle. «La Rete - spiega Grillo - che urla la sua verità ai cittadini. La taranta del Web, per la prima volta una canzone dedicata a tutti quelli che parlano a loro nome, perché in rete Uno vale Uno». «Ci siamo incontrati alla posta di Viale Mazzini con Raffaello - racconta Metalli - dovevamo pagare varie multe e conti correnti e lamentandoci della situazione del nostro Paese abbiamo deciso di scrivere l'inno della Rete e degli italiani». In uno dei passaggi principali la canzone recita: «Basta, né padri né padroni, ridateci i soldoni, che noi sappiamo cosa farne, basta né padri né padrini ma solo cittadini che vogliono cambiare, questo è il momento di rischiare, non si può più aspettare, siam tutti in alto mare». E conclude: «Uno che Vale Uno niente e nessuno ormai ci fermerà, tanti noi siamo in tanti se stiamo uniti la vita cambierà». Dal canto suo, Grillo va giù duro: «Il mio programma è uno solo - assicura impegnato in un comizio a Teramo - mandiamoli tutti a casa. Tutti fuori dai coglioni. Però prima gli facciamo il "politometro", per vedere i loro redditi prima di essere eletti». Affollatissima piazza Martiri. «Noi non siamo né di destra né di sinistra ma abbiamo idee, perché se un'idea è buona - ha detto il leader del Movimento 5 stelle - non è né di destra né di sinistra». Non manca la stoccata al Professore: «Piove, governo... tecnico», ironizza Grillo. «Monti? È un ritardato morale. È un esorcista che ha fatto il curatore fallimentare», attacca il comico genovese che se la prende contro i tagli a scuola, sanità, contro l'Imu «che toglie soldi ai pensionati». Grillo non risparmia il presidente Napolitano «che ha tre Maserati e 18 giardinieri». Nessuno sconto ai partiti, attaccando i loro programmi che «sono una presa per il culo». In particolare il riferimento è al premier Monti «che il giorno prima mette il redditometro e il giorno dopo lo vuole cancellare». «Tu vuoi sapere come spendo i miei soldi? - domanda Grillo riferendosi a fisco e politici - No, sono io che voglio sapere come tu spendi i miei soldi». Grillo esprime soddisfazione per il riconoscimento del proprio simbolo dopo la vicenda dei cloni presentati al Viminale. «Non vogliamo né vincere né perdere ma partecipare sì». Ma qualcosa si muove anche tra i dissidenti del MoVimento 5 Stelle. Dopo la candidatura con Rivoluzione Civile di Ingroia del consigliere regionale dell'Emilia Romagna, Giovanni Favia, c'è chi vorrebbe invece formare un nuovo movimento per accogliere i delusi da Grillo. «Il progetto politico di un nuovo movimento, che diversi aderenti e non al M5S, tra i quali il sottoscritto, stanno elaborando, non è finalizzato a sostenere alcun partito o candidato, compresi Rivoluzione Civile e Giovanni Favia, che ha aderito alla lista Ingroia a titolo esclusivamente personale» spiega il «dissidente» Valentino Tavolazzi, consigliere comunale di «Progetto per Ferrara», tra i primi ad essere stati espulsi dal Movimento da Grillo.

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