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Alemanno sente aria di rivincita. Ma Frattini boccia l'intesa con la Lega

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Suonala carica il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in merito alle possibilità del centrodestra di vincere le prossime elezioni nazionali. «Credo che tutti quanti respiriamo una grande aria di risalita e di rivincita del centrodestra: era inevitabile perché, appena siamo entrati in campagna elettorale abbiamo messo le carte in tavola, si è visto che la sinistra rappresenta una conservazione del vecchio». Alemanno attacca. Il centrosinistra, secondo il primo cittadino della Capitale, «non ha nessuna prospettiva chiara sul futuro né un vero radicamento negli interessi del popolo italiano, e lo stesso si può dire per il centro che fa proposte assolutamente astratte. L'unico schieramento che può parlare di una rinascita dell'Italia e di un'uscita dalla crisi economica - ha concluso il sindaco - è il centrodestra». Di altro parere l'ex ministro Franco Frattini, che si sofferma sull'alleanza con la Lega. «La macro-regione che ha in testa la Lega è una follia, una contraddizione insanabile con gli Stati Uniti d'Europa e con la visione del Partito popolare europeo. Il Pdl da che parte sta? Presto il Ppe vorrà capire». Frattini aggiunge: «Berlusconi - aggiunge - non si isoli e non permetta che gli egoismi della Lega infanghino la sua storia solidaristica ed europeistica. Il Pdl è la forza maggiore: all'Italia non fa bene essere rappresentata in Parlamento da una coalizione che parli con i toni del Carroccio. Tanti nel Pdl - prosegue Frattini - sono fermamente contrari a regalare l'intero Nord alla Lega. E tanti ammettono, sottovoce, che siglare quell'intesa è stato un errore imperdonabile. È imperdonabile tornare all'idea di separare l'Italia creando un'area in cui si trattengono le imposte fino al 75 per cento. Ed è imperdonabile non capire che così si drenano risorse a scapito delle regioni più povere. O peggio, capirlo e anzi teorizzarlo. Così si passa il limite, così si dà spazio a una visione egoistica del federalismo e si sfregiano i principi di solidarietà del Ppe. La Lega - dice Frattini - vuole autonomizzarsi. Vuole conquistare l'area che con la Baviera è la più produttiva d'Europa. Vuole governarla e così rendersi autonoma». L'ex ministro degli Esteri è preoccupato: «In queste ore vedo silenzi che fatico a capire. Quando sento che la Lega minaccia di rifiutare l'apparentamento con una lista politica solo perché ha il nome dell'inno nazionale e vedo i miei colleghi di Fratelli d'Italia incapaci di qualsiasi reazione, penso che c'è qualcosa che non va. Sarebbe stato bene se avessero messo il Carroccio nell'angolo».

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