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«Come si vive in carcere? Di questo non posso parlare, ma dico subito che ringrazio chi mi ha permesso di tornare a casa a vedere mio padre».

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«Stobene - ha aggiunto l'ex governatore isolano -. Ora vado a trovare mio padre e me ne torno a Roma. Stanno aspettando me per tumularlo. Tornero' a Roma in carcere prima che scada il termine di 24 ore che mi hanno concesso. La Sicilia è straordinaria e ai giovani dico: godetevela». Cuffaro, apparso molto dimagrito rispetto ai tempi della sua carriera politica, indossava dei pantaloni marroni e un maglioncino verde sopra una camicia bianca e celeste a righe orizzontali. L'ex esponente dell'Udc è stato prima alla caserma dei carabinieri, dove è giunto insieme al fratello Silvio a bordo di una Lancia Thema, per adempiere le formalità relative al suo permesso di 24 ore, e subito dopo si è recato nell'abitazione dei genitori di Salita del Rosario. Fuori dalla caserma ad attenderlo c'era ressa di giornalisti e cameraman, ma anche di semplici curiosi e conoscenti che hanno voluto salutare l'ex presidente della Regione che sta scontando a Rebibbia sette anni per favoreggiamento alla mafia. Oggi tornerà nel penitenziario romano.

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