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Berlusconi non fa sconti «Prof lontano dalla realtà con lo stipendio in tasca»

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Il Cavaliere critica di nuovo il premier «Ha lasciato una situazione disastrosa»

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e.Accusato ancora una volta di «aver portato l'Italia in una situazione drammatica di recessione» e di comportarsi «come tutti i professori, che hanno lo stipendio assicurato e sono lontani dai problemi degli imprenditori». Un atteggiamento in fondo comprensibile, dato che al momento il Pd ha scelto una posizione più defilata dalle tv e sugli schermi i due protagonisti principali sono proprio Monti e Berlusconi. Tanto che il Cavaliere, con ironia, fa notare che «si parla di scandalo solo se sono io ad andare ripetutamente in televisione». Davanti alle telecamere, in realtà, ieri il leader del Pdl c'è stato solo in serata, al Tg1, mentre nel corso della giornata ha continuato il pellegrinaggio nelle emittenti radiofoniche locali. Ieri il suo tour l'ha portato nella romana Radio Radio, nella veneta Radio Padova e nella campana Kiss Kiss Napoli. Dalle quali ha perseguito la sua strategia d'attacco facendo ancora largo uso dei sondaggi: «Siamo già oltre il 20%, dal 14% dove eravamo arrivatio dopo un anno di mio silenzio - ha spiegato - e a questo dobbiamo aggiungere Fratelli D'Italia di Ignazio La Russa, e quindi siamo già sopra il 22% e contiamo di arrivare al 40%. Possiamo farcela, io ci credo». Per cercare la rimonta, il Cavaliere punta tutto sulla delegittimazione di Monti: «Il premier continua a dire bugie», ha accusato, aggiungendo che «i professori non accettano mai di essere contraddetti, sono lontani dalla realtà che guardano solo dal buco della serratura e hanno uno stipendio sicuro. Quanto sta facendo Monti è il seguito negativo di come si è comportato in questo anno di governo». Governo che, per il presidente del Pdl, è stato «un disastro»e ha lasciato il Paese «in piena recessione». Al punto che «dopo il novembre 2011 sarebbe stato meglio andare a votare così ci saremmo sottratti a questa ricetta di austerità che ci ha fatto tanto male». «Noi - ha assicurato - siamo ancora qui con un'esperienza conquistata in 10 anni di governo e abbiamo un programma per tirare fuori il Paese dalla crisi». «Se Monti fosse stato davvero corretto - ha spiegato il Cav chiosando il capitolo sul Professore - avrebbe dovuto dimettersi sia da senatore a vita che da presidente del Consiglio quando è sceso in politica». Poi, dopo aver assicurato che pur di trovare l'accordo con la Lega sarebbe disposto anche a fare semplicemente il ministro («magari dell'Economia o degli Esteri») e aver snocciolato l'ennesimo appello a evitare il voto ai partitini, è passato alla sinistra. Con giudizi ovviamente più che negativi. Dal Pd «che ha un programma che fa venire i brividi, con al primo punto la patrimoniale», al cosiddetto partito dei giudici, vera e propria ossessione del Cavaliere: «Le toghe fanno di tutto per ostacolarmi, sia dal punto di vista politico che da quello patrimoniale. La sentenza sugli alimenti a Veronica ne è l'ennesimo esempio». E se la presenza di Grasso nelle liste del Pd lo tranquillizza «perché è una persona certamente non estremista», tutt'altro discorso va fatto su Ingroia, che «si è manifestato come personaggio di estremissima sinistra e questo la dice lunga su come stanno le cose nella magistratura in Italia». E ce n'è anche per i giornalisti vicini alle battaglie del procuratore aggiunto di Palermo: «Travaglio è bravissimo - ha detto parlando del vicedirettore de Il Fatto - è un genio del male. È un pm mediatico. E come chi fa il pm, ama fare il male degli altri, mentre io amo fare il bene». Con lo stesso Marco Travaglio, tra l'altro, Berlusconi potrebbe avere presto un round televisivo, dato che il Cavaliere ha svelato di aver accettato l'invito alla trasmissione di Michele Santoro Servizio Pubblico per il prossimo 10 gennaio: «Credo di andare, non mi è stato data nessuna possibilità di andare a un prime time nè in Rai nè in altre tv. Quindi per farlo ho accettato di andare da Santoro. Non c'è nulla che mi fa paura, perchè non ho nulla di cui rimproverarmi. Ho sempre lavorato per fare l'interesse del Paese». E dalla vetrina televisiva di La7 l'ex premier tornerà a rilanciare il suo mantra: «C'è davanti a noi una grande occasione che non dobbiamo sprecare, perché c'è una situazione tragica che potrebbe portare anche al fallimento del Paese».

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