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Non mi ritiro.

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Glieloha detto con una lettera, spedita proprio ieri pomeriggio, che inizia con un «Egregio Presidente, Caro Silvio». «Non ce la faccio a dirtelo a voce – prosegue – per questo mi rivolgo a Te per iscritto. A questo punto, non posso proprio, neanche se lo volessi, acconsentire alla tua richiesta. La candidatura non è ormai più "mia", ma piuttosto "nostra". Sono ormai direttamente coinvolte migliaia di persone e qualche milione ci osserva». «So che non conserverò la Tua stima, né la Tua amicizia – è la conclusione – e mi pesa molto. Per quanto mi riguarda Ti sarò amico comunque, anche se in un diverso modo...il mio, rispetto a quanti Ti sono vicini... Anche se so di non poter essere ricambiato...Ti abbraccio!». «Proprio quando gli stavo scrivendo mi ha cercato al telefono – racconta subito dopo Albertini – Poi gli è arrivata la lettera e non mi ha più chiamato». Dunque ormai non c'è spazio per alcuna trattativa? «Direi proprio di no. E non posso fare altro che dispiacermi. Per me è una questione di lealtà e fedeltà alle mie scelte, per lui io sarò un ingrato perché non ho seguito le sue richieste». Però c'è chi dice che con la sua candidatura il centrodestra andrà diviso e perderà le elezioni regionali. «Lo so, ma ci sono due precedenti in cui siamo andati senza la Lega e abbiamo vinto: Formigoni nel '95 e io nel '97. E poi questa volta c'è la novità di Monti. Se noi siamo, come mi sembra, un contenitore per la componente moderata della società, credo che abbiamo la possibilità di competere con il centrosinistra. I sondaggi fatti il 15 dicembre ci danno al secondo posto, subito dopo Ambrosoli». Però stavolta c'è la divisione anche con il Pdl. «Bisogna capire di quale Pdl stiamo parlando. C'è quello della "Repubblica di Salò» che non verrà mai con noi. E sono gli uomini più vicini a Berlusconi, quelli, direi, anche poco "moderati". E poi c'è un'altra parte che è più possibilista. I montiani del Pdl ci sono. Vediamo, io dico che ce la possiamo giocare». A questo punto avrà l'appoggio del Professore? «Noi ci siamo sentiti un po' gli antesignani della Lista Monti perché vogliamo raccogliere personalità moderate. Che non sono certo né gli esponenti della Lega né, dall'altra parte, quelli della Cgil». I suoi rapporti con Formigoni come sono? «Sono sempre stati ottimi, è stato sempre solidale con la nostra linea. Vediamo cosa deciderà di fare».

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