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No al bis nella trasmissione di Bruno Vespa «Porta a Porta».

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Sìinvece a una intervista stasera durante il Tg1 delle 8. Nel giorno in cui Silvio Berlusconi rivendica il suo diritto a stare in televisione perché «in grandissimo credito nei confronti della sinistra», il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, mette invece un argine alle sue richieste. E in una lettera inviata ieri al presidente della commissione di vigilanza Rai ha spiegato anche il motivo del suo provvedimento: «L'onorevole Berlusconi ha approcciato direttamente reti e testate chiedendo spazi per interviste, utilizzando, di fatto, gran parte degli spazi destinati alla sua area politica. Stiamo già offrendo ai responsabili delle altre aree analoghi spazi di palinsesto per assolvere all'impegno della concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo di garantire al meglio il proprio dovere di informare in maniera equilibrata i cittadini». «Ho richiamato – è la conclusione – reti e testate a garantire il pluralismo e l'equilibrio nella presenza delle diverse forze politiche all'interno dei programmi di approfondimento informativo». Una decisione che ha scatenato la reazione del Pdl. Perché Berlusconi da tempo sostiene che la sua presenza così massiccia in tv di queste ultime settimane serve solo a «compensare» il suo anno di silenzio e l'«occupazione» di viale Mazzini fatta invece dal centrosinistra. «Alla Rai hanno sbagliato i conti – è stato il commento del segretario del Pdl Angelino Alfano – Come si può immaginare una Rai in cui non si fa il conto dell'inondazione mediatica del Pd per le primarie? Cosa dire poi del premier Mario Monti che sta in video due ore per dire le sue ragioni di candidatura? Noi siamo a credito». Anche Paolo Bonaiuti, ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, in commissione vigilanza si è lamentato del «no» di Gubitosi. «Dice che il Pdl ha utilizzato gran parte degli spazi, ma si tratta di una excusatio non petita visto che oggi è il 27 dicembre e questa è, quindi, la prima trasmissione (Unomattina) in periodo elettorale. Perché dunque mettere le mani avanti? Perché avere un atteggiamento negativo nei confronti di una situazione normale?». Maurizio Gasparri, capogruppo dei senatori del Pdl, lancia invece un avvertimento al Professore: «Non siamo disposti a tollerare abusi di ruoli istituzionali a scopi di propaganda e, rispetto a questo, non saremo distratti. Da parte nostra ci sarà massima attenzione nei confronti di Monti». Soddisfatto, invece il Pd. «Apprendo con favore che il vertice Rai intende mettere uno stop all'incontenibile desiderio di Berlusconi di comparire, autoinvitato, in tutte le trasmissioni contemplate dai palinsesti, financo quelle notturne e sportive» è stato il commento di Fabrizio Morri, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza. Pa. Zap.

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