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Su Sallusti interviene il Colle

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Il portavoce: «Napolitano considera tutte le ipotesi del caso»

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Ilportavoce di Giorgio Napolitano ieri ha fatto sapere che Napolitano, dopo aver visto il ministro della Giustizia, «sta esaminando ogni aspetto della complessa vicenda Sallusti e considera tutte le ipotesi del caso, particolarmente complesso, che richiede responsabilità da tutti». Ma la polemica si è accesa per l'intervento di Silvio Berlusconi che ha spedito una nota al veleno contro i magistrati che hanno firmato al sentenza di carcerazione. Parlando di «giustizia negata» e sollecitando una riforma del sistema giudiziario. «Da tempo sostengo l'improrogabile necessità di una riforma a garanzia del più fondamentale diritto di libertà – ha scritto in una nota – L'incredibile vicenda di Sallusti non fa che riaffermare l'assoluta necessità ed urgenza di tale riforma». Il Cavaliere ha poi ricordato la vicenda del direttore, «condannato in prima istanza ad una multa di 5000 euro, trasformata in appello in 14 mesi di carcere, confermati poi dalla Cassazione». «Ora sta al mondo politico – ha sottolineato – trovare al più presto una soluzione adeguata che contemperi l'inalienabile diritto di opinione e di informazione con l'altrettanto inalienabile diritto a non vedere lese la propria privacy e la propria onorabilità. Mi auguro che Alessandro Sallusti possa riprendere al più presto il suo impegno di direttore e che venga così cancellata agli occhi del mondo questa ulteriore pagina di giustizia negata». E anche il ministro della Giustizia Paola Severino ha chiesto al Parlamento di approvare al più presto la nuova legge sulla diffamazione. Perché giudica eccessiva la misura dell'arresto per questo reato. «Ho visto una grande difficoltà del Parlamento nel misurare due aspetti del problema – ha spiegato intervistata da Tgcom24 – Da una parte il diritto-dovere del giornalista di informare anche su fatti che possono incidere sulla reputazione di una persona, dall'altra il diritto della vittima di ottenere il ristoro della propria immagine se la sua reputazione viene lesa con notizie false o in maniera aggressiva. La difficoltà del Parlamento è stata mettere insieme questi due diritti. Non è un compito semplice ma non è impossibile farlo». Ma una soluzione, secondo il ministro, si può trovare. «Caterina Malavenda ha elaborato una proposta: eliminare la sanzione detentiva, che è un fuor d'opera, per questo tipo di reati. Soprattutto per una come me che considera il carcere extrema ratio. Dall'altra parte prevede un rafforzamento del sistema della rettifica. Se fatta nello stesso spazio, con gli stessi caratteri e senza commento ha effetto risolutivo. Da una parte rimette a posto i diritti della vittima dell'offesa e ristora l'immagine della vittima, dall'altra parte consente anche la non celebrazione del processo. Se si mettessero insieme le idee non carcere e rettifica più forte si otterrebbero risultati estremamente efficaci. La deontologia professionale deve essere una guida che si aggiunge alla disciplina penale del fatto». Intanto Sallusti ha trascorso la sua prima giornata agli arresti domiciliari. Fuori dal palazzo nel quale deve restare non ci sono uomini di guardia ma solo una «vigilanza dinamica» effettuata con dei giri di pattuglia. Sallusti ha la possibilità di telefonare e di uscire due ore al giorno, dalle 10 alle 12. Pa. Zap.

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