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Difficile investire in Italia soprattutto se si vanno a pestare i piedi ad un monopolista.

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Oggetto:le difficoltà di accesso che presenta la stanzione Ostiene dove Ntv ha messo un hub per Italo, il nuovo treno ad Alta Velocità. La cancellata alla stazione Ostiense, che di fatto impedisce il transito dei passeggeri dall'area «Casa Italo», dove sono situate la biglietteria e il Centro servizi di Ntv, alla banchina di accesso ai treni, «è un'umiliazione», ha fatto osservare Luca di Montezemolo. Il numero uno della Ferrari ma anche della società dell'Alta Velocità non l'ha mandata a dire e ha sparato una bordata in direzione del ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera e in particolare del suo vice, Mario Ciaccia che ha la delega sulle infrastrutture. «Mi dispiace - ha tuonato Montezemolo - che un governo che ha un ministro come Passera, che ha un misterioso vice ministro Infrastrutture, Mario Ciaccia, che mai ho avuto piacere nè di vedere nè di sentire in otto mesi, siano stati così silenti su questa cosa». Insomma le cose sembrano fatte di proposito per mettere i bastoni sulle rotaie al nuovo competitor delle Fs. Prima le difficoltà per avere l'autorizzazione ad operare in questo settore dove le Fs sono in condizione di assoluto monopolio, poi l'indifferenza verso un'azienda che comunque ha investito nel progetto dell'Alta Velocità circa 1 miliardo di euro, di cui 650 mln per i treni, senza un euro di denaro pubblico. «Noi abbiamo fatto questo - dice ancora Montezemolo - che è il più grande investimento di fiducia degli ultimi 15 anni, tutto privato. Abbiamo contribuito a ridurre i prezzi e a migliorare il servizio». Il presidente della Ferrari ha poi fatto notare che proprio grazie alla concorrenza avviata da Ntv anche l'Alitalia è stata indotta a limare le tariffe. «Sono competitive grazie al nostro arrivo e anche molto trasparenti, sembrano copiate dalle nostre. Un fatto positivo per i consumatori». Eppure nonostante i vantaggi che l'ingresso di un nuovo operatore determina, le autorità competenti non fanno nulla per rendere le cose più facili, è il commento di Montezemolo che parla di vere e proprie «umiliazioni»; e «non tanto per noi quanto per turisti e viaggiatori che si trovano a fare una gimcana all'Ostiense». Poi ricorda che il nodo è sempre quello della separazione tra la rete e i servizi» su cui non si prende ancora una decisione. E questo costringe il nuovo operatore Ntv «a giocare una partita in cui l'allenatore avversario è anche l'arbitro». In attesa che venga sciolto questo nodo, Montezemolo chiede che almeno «prevalga il senso della responsabilità». Non è la prima volta che lancia un messaggio di questo tipo. Più volte il numero uno della Ferrari ha indicato l'operazione di Ntv come un esempio su cui riflettere e come la conferma delle difficoltà che distolgono gli investitori esteri a venire in Italia. Eppure, ricorda Montezemolo, «abbiamo assunto più di mille giovani con contratto a tempo indeterminato. E altri mille posti di lavoro li sta creando l'indotto». Per attrarre investimenti «servono regole chiare, con fatti, decisioni e comportamenti che mettano nelle migliori condizioni chi vuole investire». Montezemolo ha sottolineato che «i nostri investimenti sono ad alto rischio, perché è vera impresa». E conclude chiedendo che siano «rimosse subito, a Ostiense, e ovunque le troppe barriere che continuano a limitare la libertà d'impresa e lo sviluppo».

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