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Il Pdl fa quadrato intorno a Formigoni. Alfano: è come Cameron

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Ecosì ha ideato il Lombardia Day, una manifestazione che ieri mattina ha riunito circa duemila persone all'hotel Mariott, fra cui Mariastella Gelmini, Ignazio La Russa, il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, l'ex ministro Gianfranco Rotondi, consiglieri regionali, assessori e soprattutto il segretario nazionale Angelino Alfano venuto «a dare testimonianza e sostegno non a una persona, Roberto Formigoni, ma alla verità». L'atmosfera era quella di una festa, ma anche di chi si sente in trincea sotto assedio. Non a caso Formigoni ha parlato di una «campagna di attacco militare» contro la sua giunta e contro il Pdl. E ha invitato a una «mobilitazione popolare» per spiegare «la verità» contro la campagna di fango che lo ha colpito. Anche per questo, nel suo intervento ha voluto citare e ringraziare Carlo Lucchina, il direttore generale della Sanità indagato nei giorni scorsi per turbativa d'asta in una inchiesta che riguarda tre bandi «due dei quali non sono stati fatti». E per questo è stato distribuito un libretto sul buon governo della Lombardia che ha «la sanità migliore d'Europa». La verità, secondo Alfano, è che la «Lombardia è un modello di buon governo», una regione dove c'è stata «coerenza fra ciò che si è affermato e ciò che si è fatto». Il segretario è arrivato a paragonare sulla sussidiarietà Formigoni a David Cameron che ha vinto le elezioni in Gran Bretagna con l'idea di «Big society». «Ma molto di quello che deve essere fatto in Inghilterra - ha aggiunto - qui è stato fatto». A parte Alfano, Formigoni e una introduzione di Mario Mantovani i politici però hanno taciuto. A parlare per dire le qualità della Regione sono invece stati imprenditori, sportivi gente «della società civile». In video sono intervenuti il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, ricordando i tempi di pagamento della Lombardia, il presidente di Confcommercio Giorgio Sangalli, Umberto Veronesi, Francesco Alberoni, il rettore del Politecnico di Milano Giovanni Azzone, il segretario del Bie Vicente Loscertales, e persino il ministro dell'Ambiente Corrado Clini che ha definito la Lombardia «un modello in Europa di gestione del territorio». In persona hanno parlato il segretario regionale Uil Walter Galbusera, il presidente regionale del Coni Pier Luigi Marzorati, una responsabile dell'associazione genitori scuole cattoliche, Mario Melassini, presidente dell'associazione nazionale sclerosi laterale amiotrofica. «Abbiamo fatto parlare la società civile - ha concluso Formigoni - e lo ha fatto con una certa chiarezza. C'è qualcuno che vuole descrivere la Lombardia come la Regione della corruzione, ma non ci crede più nessuno». Dopo la manifestazione organizzata a sostegno del governo regionale c'è stato un pranzo in un ristorante di via Fiamma, a cui hanno partecipato Ignazio La Russa e il fratello Romano, Mariastella Gelmini, il coordinatore regionale Mantovani, il vicepresidente della Camera Lupi e il governatore Formigoni, reduce dall'incontro con il presidente del Consiglio Mario Monti. C'è stato modo di parlare della buona riuscita della manifestazione e anche di come gestire le primarie. Lunedì ci sarà la prima riunione a Roma del tavolo delle regole. Due le ipotesi sul piatto: primarie «all'italiana» in un giorno, o primarie con il sistema americano, un mese di campagna elettorale con votazione dei delegati nelle province e scelta finale a una convention. Alfano ha anche chiesto a Formigoni qualche delucidazione sul suo intervento alla direzione Pdl della settimana scorsa, in cui il presidente della Regione ha messo in guardia sull'attenzione verso il Nord, che sente in modo particolare la crisi.

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