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Fornero nella bufera, c'è la mozione di sfiducia

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Ieriil leader dell'Idv Antonio Di Pietro e la Lega hanno annunciato una mozione di sfiducia nei confronti della Fornero, su cui s'abbattono anche gli strali del leader della Cgil: per Susanna Camusso è «assolutamente intollerabile» la sua uscita di ieri contro l'Inps. Il ministro, che ha preferito non rispondere, lo farà alla Camera martedì 19 nel riferire sul tema esodati. Lo ha stabilito la Conferenza dei capigruppo su richiesta del presidente della commissione Lavoro Silvano Moffa che già aveva sollecitato la presenza del ministro nella sua commissione. La Fornero, a Montecitorio, dovrà far fronte alla mozione di sfiducia di Idv e Lega, che è stata unificata: «Avevamo preparato due testi distinti», ha spiegato Di Pietro, «ma non raggiungevamo i 63 deputati, quindi abbiamo deciso di accorpare i testi». È la prima volta che una mozione di sfiducia - che reca 78 firme - viene presentata unitariamente da Idv e Lega in questa legislatura. Le dimissioni del ministro Fornero sono invocate da più parti. C'è il triumviro della Lega, Roberto Maroni che ha lamentato un «pasticcio colossale sugli esodati». C'è il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, che ammonisce «giù le mani dall'Inps», mentre il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri attribuisce alla Fornero un comportamento «gravissimo e superficiale». Intanto sette deputati Pd, che pure non voteranno la mozione Idv-Lega per «senso di responsabilità», si rivolgono con una lettera al premier Mario Monti per sollecitare «un immediato e fermo intervento» nei confronti del ministro. Più articolata la critica della Camusso: «Questa reazione per cui di fronte ai dati ci sono dei colpevoli - ha detto - la trovo assolutamente intollerabile. Elsa Fornero avrebbe dovuto arrabbiarsi perché ci abbiamo messo sette mesi a sapere quanti erano» gli esodati, vale a dire 390mila. Secondo la Camusso «è intollerabile che l'Inps non fosse in grado di dire esattamente quali fossero le condizioni esatte di un problema del genere».

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