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Nelle tendopoli un po' di normalità davanti al maxischermo

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Un'orae mezzo inseguendo la normalità, cercando la serenità, inseguendo un sogno che va al di là del territorio sofferente. Un sogno di gloria, sportiva. È stato un pomeriggio diverso dagli altri, nelle tendopoli di Medolla, Finale Emilia, Mirandola e San Felice, dove sono stati allestiti dalla Rai, su proposta di Uisp, quattro maxischermi a beneficio dei terremotati per seguire gli azzurri impegnati nell'esordio agli Europei contro la Spagna. Come sempre, la Nazionale è riuscita a riunire un pò tutti, e così in platea sedevano senza distinzioni di sorta centinaia di sfollati e volontari della Protezione Civile e dell'Anpas, ancora più affiatati in occasione dell'evento sportivo. Anche se poi l'entusiasmo, a dirla tutta, non è stato certo quello vissuto nelle altre occasioni in cui si è tifato per gli azzurri in passato. Troppo recenti le paure, troppo continue le scosse, troppo presente la sensazione che non sia finita, troppo sullo sfondo lo scenario di altri tremori di suolo a togliere il sonno e a compromettere il futuro. Il gol di Di Natale, bello repentino, forse inaspettato, ha acceso all'improvviso le speranze nella ripresa. Era l'inizio della gioia, ma il pari spagnolo, quasi immediato, le ha in fretta ridimensionate. Non sono mancati, comunque, cori spontanei per sostenere i colori azzurri. Pochi gli immigrati sfollati che hanno voluto assistere alla diretta, a tifare comunque per l'Italia in cui il destino li ha portati. A Medolla sono rimasti a guardare il match contro i campioni del mondo i campioni regionali di basket Uisp, la squadra «Passala» di Rimini, che in mattinata avevano giocato con i bambini della tendopoli per un altro momento di svago cestistico. La Bassa modenese cerca di ripartire, e lo sport, in questa quarta domenica dall'inizio del terremoto, ha dimostrato di avere un ruolo importante. Il pareggio della Nazionale è un buon viatico. Si può continuare a sognare, a sperare, a divertirsi. A dimenticare per un po' la terra che trema.

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