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Prodi sul Pd "Spinta al suicidio senza limiti"

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Romano Prodi

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«La spinta al suicidio di questo partito non ha limiti». Romano Prodi è all'estero ma ha seguito passo dopo passo la polemica per le nomine alle Authority e ha affidato al Corriere.it il suo commento riferito ai vertici del Pd, o comunque «a chi ha avallato queste decisioni». La portavoce Zampa. «Prodi è l'unico che non è seduto qui e ha lasciato la politica mentre qui vedo gran parte della seconda Repubblica e qualcuno anche della prima. È venuto il momento del rinnovamento». È l'atto d'accusa fatto, durante la Direzione del Pd, dalla portavoce di Romano Prodi, la deputata Sandra Zampa. Zampa cita un'intervista di un dirigente del partito democratico, di cui non fa il nome: "'Non credo che Prodi voglia andare al Quirinale', dice. Ci ha preso perfettamente. Prodi e' l'unico che non e' seduto qui, se ne e' andato e ha chiuso con la politica mentre qui siede gran parte della seconda repubblica e qualcuno anche della prima", scandisce. "E' venuto il momento del rinnovamento", aggiunge salutata da un isolatissimo applauso. Zampa critica anche la scelta di Antonello Soro al garante della Privacy. "Abbiamo tagliato i vitalizi e non l'abbiamo neanche detto", ricorda, ma "vorrei sottolineare la differenza tra noi e chi e' uscito e ora siede in un'autorita' per sette anni solo perche' dovevamo sistemare una persona". Di Pietro: "Condivido e appoggio le dichiarazioni di Prodi sul Pd: la dirigenza del partito ha attivato una spinta al suicidio senza limiti". E' quanto si legge in una nota di Antonio Di Pietro. "Infatti, quanto avvenuto in questi giorni nelle aule parlamentari e' la dimostrazione di come la classe dirigente del Partito democratico non rappresenti le istanze che arrivano dagli elettori del centrosinistra".  

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