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In onore delle vittime un minuto di silenzio e rullo di tamburi

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Igonfaloni delle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna e delle Provincie di Bologna, Ferrara, Mantova, Modena, Reggio Emilia e Rovigo, in rappresentanza delle comunità colpite dal sisma, si posizioneranno presso la tribuna d'onore. Non sfileranno sistemi d'arma, cavalli e non ci saranno i tradizionali sorvoli delle Frecce Tricolori. Al passaggio davanti alla tribuna presidenziale, le bande e le fanfare interromperanno l'esecuzione delle musiche e marceranno con il solo rullare dei tamburi. Un aparata «sobria» e in tono minore. Quaranta minuti di schieramento per celebrare la Festa della Repubblica. Chiuderà lo sfilamento una simbolica rappresentanza di tutte quelle componenti, militari e civili, a oggi impegnate in Emilia nelle operazioni di soccorso e assistenza alle popolazioni colpite dal sisma.compresi i vigili del fuoco da sempre in prima linea nelle emergenze. «La parata militare si caratterizza come opportunità per un risveglio fattivo della solidarietà verso le popolazioni colpite dal terremoto», ha affermato l'ordinario militare per l'Italia, arcivescovo Vincenzo Pelvi. «La sfilata -ricorda Mila Brachetti Peretti, ispettrice generale delle Volontarie della Croce Rossa - è dedicata ai terremotati dell'Emilia. Posso capire che qualcuno possa non condividere, ma gli italiani non dovrebbero essere contrari a una manifestazione che è stata ridotta moltissimo proprio per rispetto alle popolazioni colpite dal sisma. Saremo alla sfilata- aggiunge l'ispettrice nazionale delle crocerossine- ma non si deve dimenticare che abbiamo 100 sorelle al lavoro negli ospedali e nei campi attrezzati della Croce Rossa in Emilia». Eppure nonostante i tagli in molti continuano a contestare la decisione di mantenere la parata militare. Tra loro anche il sidnaco diroma Alemanno che ha delegato il presidente del Consiglio comunale a rappresentare la città. Twitter rimane il campo di contestazione con l' hashtag «#bloccare2giugno» diventato il più popolare del microblogging. E oggi in campo scenderanno anche i contestatori della Festa. Già ieri, con un improvviso blitz, alcuni esponenti di Sel Area Metropolitana di Roma hanno issato sulle tribune lungo via dei Fori imperiali uno striscioen di protesta. Altre manifestazioni spontanee sono temute dai responsabili dell'ordine pubblico che hanno rafforzato i controlli in tutta l'area da San Giovanni a Piazza Venezia fino al Quirinale. Il monitoraggio sui siti web antagonisti è in atto già da qualche settimana. In ogni caso, «non siamo di fronte ad alcuna mobilitazione in stile 15 ottobre», viene precisato in riferimento ai violenti scontri verificatisi lo scorso anno a Roma. Nel pomeriggio un corteo indetto da tempo dal Forum italiano dei Movimenti per l'Acqua «in difesa dei referendum, per l'acqua, i beni comuni e la democrazia», potrebbe trasformarsi, a causa di infiltrati, in una protesta contro parata militare. Mau.Pic.

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