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«C'è da aspettarsi nuove scosse, potrebbero durare anni»

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Ifenomeni dell'altro giorno si inquadrano in un unico processo, nessuna faglia discorde a quella già attivata». Stefano Gresta, presidente dell'Istituto di geolofisica e vulcanologia ha convocato ieri nella sede romana dell'Istituto una conferenza stampa per mettere ordine e chiarire alcune questioni scientifiche sul terribile sisma di ieri che ha colpito l'Emilia. a Alcuni esperti, creando anche molta paura mediatica, aveva parlato di una seconda faglia aperta come origine del sisma. «Le scosse di martedì scorso - specifica Gresta - rientrano nel quadro usuale della sismicità». «Non possiamo escludere che nelle prossime  si verifichino repliche di magnitudo 4 o 5. Dal punto di vista scientifico - ha proseguito Gresta - la sequenza rimanda a conoscenze passate» perchè «il terremoto è avvenuto in un'area che per centinaia di anni non ha visto terremoti. Per questo - ha aggiunto - dobbiamo fare un atto di umiltà e recuperare documenti storici». «La storia ci insegna che in quell'area, nel 1570, dopo la scossa principale, ci furono mesi di altre scosse». Il presidente dell'Ingv, ha sottolineato con fermezza che il fenomeno, per quell'area non è nuovo. «Sarà una sequenza sismica lunga - continua Stefano Gresta - con delle repliche di magnitudo confrontabile anche alla scossa principale». «Il 40 per cento dei terremoti distruttivi cade in aree che non sono a elevato rischio, quindi di bassa pericolosità. Le zone a bassa pericolosità non sono quelle aree con terremoti di scarsa entità, - ha concluso - ma significa che i fenomeni sismici avvengono con più intervalli temporali». In sala presenti anche alcuni precari dell' Ingv che mostravano indossando una maglia rossa di protesta il loro dissappunto. « Attualmente tutto il personale dell' ingv composto da 570 dipendenti e da 270 precari - ha detto Gresta - sta lavorando a tempo pieno su tutte le attività dell'ente e stanno seguendo l'emergenza del sisma, auspichiamo che al più presto la nostra pianta organica possa prevdere un'allargamento per permettere l'entrata delle persone che hanno il contratto in scadenza». Fra. Pug.

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