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La Polanco: «Mi travestivo da Boccassini per far ridere Silvio»

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Lamodella Marysthelle Polanco arriva in tribunale a Milano come teste nel processo per il «caso» Ruby, dove Silvio Berlusconi è imputato di prostituzione minorile e concussione, e dichiara: «Ad Arcore mi ero travestita da Boccassini con la toga addosso per far ridere Silvio Berlusconi. E anche da Obama». «A Berlusconi è piaciuta tantissimo - insiste - la mia interpretazione». Rispondendo alle domande del pm, Antonio Sangermano, Polanco ha raccontato di aver partecipato ad alcune cene «dove ricevevo semplici regali, come la collana di perle che ho indosso, ma non ho mai preso soldi». «Come erano le feste?», chiede il rappresentante della pubblica accusa. «Si cantava e si ballava, si cenava e c'era il karaoke e poi si scendeva nel teatro e lì si facevano spettacoli e travestimenti». Una versione molto diversa da quella fornita da altre ospiti a Villa San Martino. Nessun toccamento «proibito» da parte di Berlusconi e Fede, ma «spettacoli di burlesque», «nessuna ragazza si spogliava, al massimo restava vestita come si usa nel burlesque, con abiti e mutande con tante piume e uno scialle con il boa». Polanco ha poi spiegato di aver dormito più di una volta a casa di Berlusconi e di non aver mai ricevuto denaro per le serate. Soldi le sono stati dati dal premier in precedenza.

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