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Sequestrati 16 milioni ad Anemone e Balducci

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Arileggerli oggi, i titoli dei film con Lorenzo Balducci, assumono tutto un altro significato: perché sono stati finanziati dall'imprenditore della «cricca» Diego Anemone in cambio degli appalti milionari per il G8 della Maddalena, per i mondiali di nuoto del 2009 e per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, ottenuti tutti grazie ad Angelo Balducci. Lo dicono le verifiche bancarie e documentali della Guardia di Finanza che hanno consentito di trovare le prove dello scambio di favori e hanno permesso al Gip del tribunale di Roma di emettere un decreto di sequestro preventivo di beni mobili e immobili di proprietà di Balducci e Anemone per un valore complessivo di 16 milioni di euro. Tra questi, la società proprietaria del Salaria Sport Village e la mega villa con piscina di Balducci. Lo scambio di favori, secondo il Gip è chiarissimo: in 10 anni Anemone ha ottenuto grazie a Balducci appalti pubblici per un «importo di circa 300 milioni» e in cambio ha elargito «ripetuti finanziamenti» - oltre 6 milioni alla società Edelweiss Production, 1.2 milioni alla Blu International Gf, 300mila euro alla A-Movies Production, tutte riconducibili al gruppo Anemone - per produrre almeno sette film col figlio di Balducci. Oltre a Balducci e Anemone, il sequestro riguarda anche il direttore generale della Siae, Gaetano Blandini, (all'epoca dei fatti a capo della direzione Cinema del ministero dei Beni Culturali): tutti e tre indagati per concorso in corruzione.

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