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Il Tar annulla le Regionali del Molise

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Irregolarità nelle liste Pdl. Iorio annuncia ricorso al Consiglio di Stato

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L'atriodel Tar è affollato di giornalisti e di avvocati. Tutti in attesa della sentenza. Un'ora più tardi, si apre la porta e Zaccardi, presidente del tribunale amministrativo, legge il dispositivo in un silenzio assoluto: «...questo Tribunale ha deciso l'annullamento della proclamazione degli eletti in seguito alle operazioni di voto per la elezione del presidente e del Consiglio della Regione Molise». Dunque, tutti a casa e si riaprono i giochi. La consultazione del 16 ottobre 2011 deve ritenersi non valida per un vizio di forma nella presentazione delle liste a sostegno del candidato del centro destra. Uguale uguale alle elezioni del 16 aprile 2000. Anche allora le regionali vennero annullate dal Tar per una serie di irregolarità nella presentazione delle candidature. Undici anni fa a ricorrere fu il centro destra, che le elezioni le aveva perse con Iorio. Oggi a ricorrere è stato il centro sinistra, il cui candidato alla presidenza, Paolo Di Laura Frattura, il 16 ottobre 2011 era stato battuto da Iorio per una manciata di voti (89.142 contro 87.637). Velenose le dichiarazioni a caldo degli esponenti del centrosinistra dopo il verdetto. Davide Zoggia, responsabile Enti Locali del Pd: «Con la sua decisione il Tar ha certificato che il voto delle regionali del Molise del 2011 era irregolare come, peraltro, avevamo subito denunciato. Si tratta di un importante pronunciamento che ripristina la legalità restituendo ai cittadini i diritti loro sottratti». Zoggia spera che il verdetto si avverta forte soprattutto a Isernia dove domenica e lunedì gli elettori sono chiamati alle urne per scegliere il sindaco tra Rosa Iorio, candidata del Pdl, sorella del Governatore, e Ugo De Vivo, candidato del centrosinistra. Fendenti arrivano naturalmente anche dal leader dell'Idv Antonio Di Pietro secondo il quale «le illegalità hanno le gambe corte e prima o poi vengono scoperte». Paolo Di Laura Frattura, il candidato del centro sinistra che si era contrapposto a quello del centro destra ha accolto la sentenza in lacrime:«Mi auguro che questa sia l'ultima volta per la quale per il rispetto delle regole bisogna fare riferimento all'autorità giudiziaria e spero che si torni subito alle elezioni». Da Roma, dove è impegnato nel convegno sulla pubblica amministrazione, Michele Iorio ha annunciato che il centro destra ricorrerà al Consiglio di Stato. «In ogni caso - ha replicato - sono certo di aver vinto le elezioni in maniera onesta e trasparente. Le liste a me collegate sono state ammesse alla competizione elettorale dai Tribunali di Campobasso ed Isernia e dalla Corte d'Appello. Le questioni sollevate dal Tar mi sembrano pertanto aspetti formali di scarso rilievo rispetto al voto popolare. E non ho mai truccato nulla, come Di Pietro sostiene».

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