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Monti: Paese segnato da tensione sociale

Il premier Mario Monti

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"Il paese è segnato ora da una profonda tensione sociale": lo ha detto il premier Mario Monti, a Rondine Cittadella della Pace (Arezzo), invitando a "Non arrendersi" ora ma a compiere invece "uno sforzo comune", sforzo che "deve basarsi su un'equa ripartizione del carico". "E' inevitabile che nella fase attuale cresca il disagio sociale, che la precarietà alimenti un senso di malessere e che ci siano segni a volte gravi di incrinatura nella coesione sociale" ha detto Mario Monti parlando ai giovani della Cittadella della Pace. Monti ha invitato poi ad affrontare "con convinzione e coraggio la crisi economica che altrimenti può diventare una crisi di cultura e di valori". "E' inevitabile il disagio sociale - ha osservato Monti- e che ci siano a volte segni gravi di incrinazione dell'unità, si tende a diffidare degli altri e l'insicurezza provoca ripiegamento su se stessi, rabbia, aggressività ma se continuiamo a guardarci con sospetto si alimenta la paura". E ancora. L'Italia è un "paese molto forte per quanto riguarda il soft power". Un potere che rende l'Italia capace "nel saper parlare a tutti in modo amichevole, nel saper suscitare in tutti, anche tra gli opposti e i nemici, caratteristiche di buonsenso". Ma ciò "tranne in cui momenti in cui e' persa da crisi di sfiducia in se stessa, sfiducia ingiustificata".

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