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Il gruppo inviò il pacco bomba a Equitalia

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Uncartello di sigle e di gruppi tra loro collegati o comunque in contatto, che trovano un fondamento unitario nel principio della comune attività rivoluzionaria di tipo eversivo, protagonista in questi anni di una strategia concretizzatasi in altri attentati, realizzati attraverso l'invio per posta di plichi esplosivi. «Con questa azione - si legge nel volantino - diamo origine al Nucleo Olga. Con entusiamo aderiamo alla Fai-Fri». La storia della Fai è, del resto, fatta di atti di puro terrorismo. Lo scorso 8 dicembre un pacco-bomba, spedito dalla FAI per sua esplicita rivendicazione, esplode a Roma, nella sede di Equitalia - l'Agenzia incaricata della riscossione delle imposte. Il 31 marzo 2011 una lettera bomba è esplosa negli uffici di Swissnuclear a Olten (Svizzera) ferendo due donne. Il 26 marzo 2010 fallisce per l'innesco anticipato di un plico esplosivo un attentato organizzato ai danni della Lega Nord e le Poste Italiane. Tra le prima azioni quella del 2003: il gruppo rivendicò la responsabilità per la campagna dinamitarda che ebbe come obiettivo diverse istituzioni dell'Unione europea. F. P.

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