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I risparmi? Stop auto blu e meno soldi ai partiti

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Sarebberoqueste le segnalazioni più frequenti inviate dai cittadini al governo come proposte da accogliere con la spending review. In poche parole: un intervento per ridurre i costi della politica, uno degli argomenti più gettonati di recente. Ma anche tra i meno affrontati nei diversi decreti. Anche perché - come noto - gli organi costituzionali godono di una loro autonomia riconosciuta dalla Carta. I tagli dovrebbero così auto-imporseli. Questa «top-four» degli sprechi segnalati sarebbe comunque frutto di una stima di massima, che non ha valenza scientifica ma resa possibile grazie ad una rapida lettura delle prime mail inviate dai cittadini. In ogni caso questo screening superficiale è già un termometro delle preferenze degli italiani. In ogni caso, vista la riuscita dell'iniziativa, per avere dati più precisi o almeno una suddivisione delle mail in macroaree, si dovrà attendere ancora, probabilmente lunedì o nel corso della prossima settimana. Sta di fatto che le mail continuano ad arrivare a Palazzo Chigi e ad un ritmo impressionante (ieri una al minuto per un totale in due giorni di 40.000 mail) e questo nonostante i dubbi del Garante della privacy. E mentre i cittadini segnalano anche i politici e le forze sociali pubblicamente offrono al governo le proprie ricette o i suggerimenti su come tagliare la spesa. Ad esempio il leader della Cisl Bonanni chiede una discussione preventiva e stigmatizza eventuali «tagli alla rinfusa». Per il segretario del Pdl Angelino Alfano invece il governo dovrebbe osare di più, andando oltre i 4 miliardi di tagli annunciati nel 2012. Il segretario del Pd Bersani invece mette in guardia sul fatto che i tagli vanno fatti «con il cacciavite e non con l'accetta». E il leader dell'Idv Di Pietro suggerisce: «La vera spending review è quella che parte dal taglio alle spese inutili come l'acquisto degli F35 (i caccia, ndr), dall'eliminazione delle Province e dall'abolizione dei rimborsi elettorali». Mentre Magistratura Indipendente, la corrente più moderata delle toghe propone di recuperare le risorse per il braccialetto elettronico «strumento inefficace e dispendioso». Infine interviene anche Emergency. Guerre e spese militari sono gli sprechi maggiori: «La guerra in Afghanistan (oltre 760 milioni in un anno), il programma di acquisto degli F35 (15 miliardi nei prossimi anni), la parata militare del 2 giugno (10 milioni di euro nel 2011)».

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