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Dubbi dei pm sulla laurea di Belsito

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Lacircostanza è emersa perché fin dall'inizio i magistrati di Milano e di Reggio Calabria hanno cercato di capire i criteri che portarono i vertici del partito di Bossi a scegliere proprio Belsito come cassiere del movimento, posto che agli atti delle inchieste non c'è alcuna traccia di competenze specifiche in termini di amministrazione e finanza da parte del parlamentare padano. Alla domanda di rito sui titoli di studio posseduti, quesito che viene posto all'inizio di ogni interrogatorio, Belsito avrebbe risposto di avere un diploma in ragioneria. Approfondendo il tema però gli inquirenti hanno accertato che il titolo sarebbe stato conseguito presso un istituto privato di Frattamaggiore (Napoli), di dubbia attendibilità e fallito da tempo. Non solo. Stando a quanto si apprende sembra che Belsito abbia anche conseguito la laurea on line, presso una non meglio precisata Università John Kennedy con un corso di laurea in scienze politiche. Nonostante questo curriculum le indagini hanno accertato che la libertà lasciata a Belsito all'interno della Lega era decisamente ampia, visto che gli veniva consentito di riferire ai vertici solo sulle linee generali delle spese e degli investimenti, senza fornire rendiconti. Intanto protesta contro i tesorieri Beppe Grillo. Luigi Lusi (ex Dl), Francesco Belsito (ex Lega), Giuseppe Naro (Udc), Antonio Misiani (Pd), Rocco Crimi (Pdl): il comico genovese fa una foto segnaletica ai tesorieri, vecchi e nuovi, dei principali partiti e le pubblica sul suo blog dove sferra un attacco ai partiti che «non mollano».

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