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I politici affidano la loro solidarietà all'Ansa e a Twitter

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Ele voci non erano confortanti per l'ex leader democristiano. Tra i banchi c'era chi parlava di «ore contate», chi invece si rifaceva alla sua veneranda età, 93 anni suonati, «eppure proprio qualche giorno fa l'ho visto che andava in ufficio». Chi ricordava che con lui «se ne andrebbe l'ultimo rappresentante della vecchia scuola» o «un pezzo di storia d'Italia». Ma le voci sono state smentite dai bollettini medici del Gemelli e il cordoglio si è ben presto tramutato in solidarietà. Il primo ad affidare le sue parole alle agenzie di stampa è stato il sindaco di Roma: «Siamo vicini a Giulio Andreotti e alla sua famiglia - ha dteto Gianni Alemanno - È un grande patriarca della nostra città, e i cittadini romani, al di là delle posizioni politiche, provano per lui un grande affetto». «La popolarità di Andreotti sui social network ha due aspetti positivi: il primo, che tanti giovani gli fanno gli auguri; il secondo è che la fine della Dc è un caso di morte apparente. Speriamo di poterne parlare presto col più grande democristiano vivente», ironizza in stile democristiano l'ex ministro Gianfranco Rotondi su Giulio Andreotti. «Andreotti sta male. Gli siamo vicini con stima e affetto. Forza Giulio!», è l'augurio che il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, rivolge al senatore tramite Twitter. Poi, poco dopo, aggiunge sempre sul social network: «Andreotti fa battute, Giulio si dimostra un grande». Più tradizionalista, il vice presidente del Senato, Vannino Chiti, ha inviato al senatore a vita un messaggio in cui augura «pronta e piena guarigione» dopo il malore accusato. E il presidente del Senato Renato Schifani, nel corso di una telefonata con la segretaria particolare del senatore a vita Giulio Andreotti, Patrizia Chilelli, si è voluto sincerare sulle condizioni di salute del senatore ricoverato al policlinico Gemelli. Schifani ha inviato al senatore a vita i più sinceri e cordiali auguri di rapida e completa guarigione. Al Gemelli, mentre i cronisti sono ancora in attesa di altre notizie, arriva anche il presidente del Consiglio Mario Monti. Molti credono che sia lì per Andreotti, ma invece è venuto per far visita alla moglie Elsa, da qualche giorno ricoverata per una leggera pancreatite. Non sarebbe prevista però una visita del premier al senatore a vita, che rimane sotto osservazione nella stanza 17 del reparto di terapia intensiva del policlinico universitario.

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